Mihajlovic esonerato dal Bologna. La società rossoblù ha sollevato dall’incarico il tecnico serbo.
Sinisa Mihajlovic non è più l’allenatore del Bologna. Il tecnico serbo paga il non brillantissimo avvio di campionato, con tre pareggi e due sconfitte raccolti nelle prime cinque giornate, ed è stato sollevato dall’incarico. La decisione arriva dopo l’incontro tra l’allenatore natio di Vukovar e la dirigenza del club.Finisce così la seconda avventura sulla panchina rossoblù.
Mihajlovic, infatti, dopo aver iniziato la propria carriera da allenatore come vice di Mancini all’Inter, aveva vissuto la prima esperienza da ‘titolare’ proprio in Emilia, nella stagione 2008-2009, tra novembre, quando subentrò in corsa ad Arrigoni, fino ad aprile, esonerato e sostituito da Papadopulo.
Quindi, in sequenza, Catania, Fiorentina, la nazionale serba, Sampdoria, Milan, Torino, fino al ritorno a Bologna, nel gennaio del 2019.
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Mihajlovic esonerato, il comunicato del Bologna
“Si interrompe oggi il rapporto professionale tra il Bologna Fc 1909 e Sinisa Mihajlovic. Una decisione che purtroppo si è resa inevitabile, nonostante il forte legame affettivo che si è creato con la società e tutta la città in questi tre anni e mezzo emozionanti e drammatici. Sfortunatamente anche i cicli tecnici che hanno dato soddisfazioni sportive, come questo, possono esaurirsi e perdere la spinta iniziale. A Sinisa e al suo staff va un ringraziamento speciale per aver affrontato il lavoro, in condizioni straordinarie e delicatissime dal punto di vista umano, con eccezionale dedizione e professionalità”.
La figlia Mihajlovic, offese vergognose a mio padre
Sinisa Mihajlovic è stato esonerato dal Bologna. Il tecnico che sta combattendo contro una malattia ha attirato critiche da parte dei tifosi felsinei.
Viktorija Mihajlovic, figlia del tecnico, ha rsipsoton sui social alle critiche dei tifosi del Bologna. Alcune delle quali particolarmente pesanti nel mettere in relazione la malattia del padre con i risultati della squadra.
“Non scrivo mai queste cose sui social – il suo attacco – non ho mai perso tempo con persone che si nascondono dietro una tastiera per sfogare tutta la loro frustrazione.
Ma credo che quando il limite viene oltrepassato qualcosa va detto. Non trovo giusto mischiare il lavoro alla vita privata.
Volete insultare mio padre dal punto di vista lavorativo? Siete liberissimi di farlo. Ma quando si tratta di famiglia, di salute e di tante altre cose vergognose che ho letto no, non lo accetto più.
Quello che scrivete è raccapricciante, ricordatevi che stiamo parlando di un uomo, di un padre, ricordatevi che ci sono di mezzo dei ragazzi che potrebbero leggere quello che scrivete e rimanerne colpiti. E io mi vergogno per voi”.