FINALMENTE E’ FINITA
possiamo tirare un sospiro di sollievo.
Di: Fabrizio Piccolo
Perché la paura mia, quella vera, non era certo che si fallisse l’assalto a Maksimovic, Sala, Nacho, Soriano, Oikomonou, Perotti, Juan Jesus, Ranocchia, Tonelli, Andreolli, Lemina, Mario Rui, Donsah e mi fermo qua (ma chi volesse, può leggere i 164 nomi accostati al Napoli sul Napolista).
Il mio timore è che si rischiassero cessioni importanti, da quelle più temute (Higuain, Callejon, Mertens e Gabbiadini) a quelle che magari in tanti auspicavano ma non io. Io sono felice che Henrique, Koulibaly e Ghoulam siano ancora del Napoli.
Sono felice anche se De Guzman dovesse davvero restare. Sarei entusiasta (anche se ci credo poco) se Zuniga potesse essere davvero un giocatore ancora utilizzabile dal Napoli e festeggerò i non-arrivi di tutti quelli che dovevano-potevano e son rimasti dov’erano.
Da quando è iniziato il mercato non c’è stato un solo giocatore più o meno cercato che mi sembrasse più forte di quelli che c’erano già. Quindi capisco la cessione di Inler (e un po’ mi dispiace pure per lui) e di Britos (ma Chiriches forse è migliore), esulto per il dente-Vargas che ci siamo levati per sempre e mi tengo stretti tutti gli altri.
Cui si sono aggiunti Reina e Allan, che l’anno scorso sarebbero serviti eccome. Mettiamoci anche Valdifiori, tutto da valutare ancora, e Hysaj (che se Zuniga torna a giocare magari va in panca, ma per me è inferiore anche a Henrique come terzino) ed ecco che la rosa del Napoli è ancora competitiva eccome. Certo, bisognerebbe metterli in campo in maniera da valorizzare le caratteristiche dei tanti campioni che abbiamo, ma per come si erano messe le cose il rischio di perdere i big era reale. Se però li avessimo persi, addio.
Ora invece o Sarri si aggiusta strada facendo o è-stato-un piacere-ragazzi e si cambia. Ma chiunque dovesse venire in panchina avrà comunque un parco giocatori da Champions e non una squadra depauperata, con acquisti magari inutili per altri moduli e dal valore incerto. Finalmente il mercato è finito, la paura è passata.
Altro che contestazioni, qui bisogna brindare.