La mummia di un felino ben conservata è stata scoperta al Maschio Angioino.Trovata dagli speleologi. Da molti decenni l’area era inaccessibile. Il mistero del «gatto angioino»
di Alessandro Chetta CdM
NAPOLI: Scoperta la mummia di un felino ben conservata . Il Maschio Angioino sul dorso di un gatto come Castel dell’Ovo balla su un uovo. La sorpresa è nella pancia del maniero simbolo della città, edificato da Carlo I d’Angiò e reso più bello da Alfonso V d’Aragona: un felino giace come mummificato, quasi un calco di Pompei, in un piccolo anfratto nelle mura di piperno di un’area sotterranea nascosta che risale all’epoca angioina.
Il cunicolo si trova in una zona che non veniva utilizzata da decenni. L’hanno riscoperta e ripulita i ragazzi di Timeline, gruppo di storici speleologici che ha lavorato, e continua a farlo, nelle fondamenta di Castelnuovo. Lo scopo è semplice: liberare da erbacce, rifiuti e tonnellate di detriti una parte importante del monumento per restituirlo alla città e al mondo, e renderla fruibile per visite guidate. Sulle visite ci torniamo. Per ora soffermiamoci sul misterioso e bellissimo «gatto angioino».
Il mistero del «gatto angioino»
Ovviamente risalire al periodo della morte per ora è impossibile. Occorrono analisi particolari che verranno sicuramente fatte. Ma la suggestione è grande. «Non possiamo ancora mostrarlo ai turisti – spiega Davide Lazzaro di Timeline – perché questa cella va rimessa bene a posto. Non sappiamo bene quando sia morto, si tratta di una zona rimasta interdetta per decenni, sin dal dopoguerra, ed è impossibile penetrarvi per cunicoli esterni. Forse l’umidità conservata dal piperno ha frenato il deterioramento dell’animale che ora appare come mummificato».
Gli speleo-storici hanno operato grazie ad una recente delibera comunale che dà facoltà alle associazioni di recuperare ambienti storici, in genere vincolatissimi, per poi valorizzarli con percorsi guidati.