All’Ekaterinburg Arena la spunta l’Uruguay. La nazionale di Tabarez la risolve al novantesimo con un gol del centrale dell’Atletico Madrid Josè Gimenez. Primo tempo senza alcun particolare sussulto. Le occasioni migliori capitano sui piedi di uno spento Suarez, che spreca in malomodo. L’Egitto gestisce bene e si difende meglio, e in contropiede mette un difficoltà la retroguardia della Celeste. Trezeguet e Warda, protagonisti di un ottima gara, mettono in apprensione Varela e Caceres.
Nella ripresa cresce l’Uruguay, ma il “pistolero” continua a sparare a salve, sprecando due ghiotte occasioni da gol (per due volte bravissimo l’estremo difensore egiziano) entrambi su assist di Edinson Cavani, che sembra predicare nel deserto. Ed è proprio l’ex Napoli che prima impegna severamente l’ottimo El Shenawy e poi centra un clamoroso palo su una magistrale punizione. L’Egitto continua a pungere in ripartenza, con Salah che resta seduto in panchina. Ma al novantesimo arriva la beffa per i faraoni. Punizione alla sinistra dell’area di rigore battuta da Sanchez, e Josè Gimenez che salta più alto di tutti e la mette dentro. 1-0. Palla al centro e forcing finale degli uomini di Cuper che però non riusciranno a trovare il pari. Fischio finale che arriva dopo quasi sei minuti di recupero. Vince la Celeste e raggiunge in vetta al Girone A, la Russia.
Ai punti, gli uomini di Tabarez hanno meritato la vittoria, anche se la politica dell’Egitto fatta di difesa e ripartenze stava dando ottimi frutti. Gli uomini di Cuper non hanno demeritato ma a parte Trezeguet e Warda, per il resto la manovra offensiva dell’Egitto non è stata sufficientemente pungente. L’Uruguay ha disputato una partita altalenante. Primo tempo che, ad una fase di studio iniziale ne è poi seguita una decisamente sottotono, non agevolata dalla pochezza nel palleggio. Cavani inventa e Suarez spreca. Sui piedi del ‘pistolero’ le due migliori occasioni da gol dell’incontro. La testata di Gimenez nel finale, dà il giusto premio alla Celeste.