Lunedì prossimo definiamo l’accordo: clamoroso Conceicao | Lascia il Milan ma resta in Serie A

Conceicao (lapresse) - napolipiu
Un addio amaro al Milan, ma Sergio Conceição è già pronto a ripartire: destinazione a sorpresa.
Il Milan si avvicina finalmente ai titoli di coda di una stagione che il popolo rossonero non vede l’ora di dimenticare. Dopo la disfatta nella finale di Coppa Italia e il clamoroso ko con la Roma, è arrivata l’ennesima umiliazione: niente Europa per la prossima stagione. Nemmeno la Conference League. Una sentenza storica e pesantissima per un club abituato a ben altri palcoscenici, che chiude il campionato nel modo più deprimente possibile, col rischio concreto di dover scendere in campo già ad agosto per il primo turno di Coppa Italia.
Il 3-0 dell’Olimpico ha certificato la crisi profonda di una squadra smarrita, in balìa degli eventi. Uno stadio vestito a festa per Claudio Ranieri e Mats Hummels ha fatto da cornice all’ennesima figuraccia di un Milan irriconoscibile, che ha perso tutto: partite, identità, credibilità. E non solo in campo. Anche fuori, il clima è da resa: dopo la retrocessione della seconda squadra in Serie D, è arrivato un altro schiaffo che risuona nella storia rossonera.
L’ultima sfida contro il Monza, a San Siro, sarà una formalità malinconica. Un’occasione soltanto per provare a rientrare nelle prime otto e scongiurare un’ulteriore beffa logistica ed economica: giocare la Coppa Italia prima di Ferragosto significherebbe dire addio a tournée estive già programmate, con annessi incassi e visibilità. E senza Conceição in panchina, squalificato dopo l’ennesima esplosione di nervosismo nel finale con la Roma.
Un epilogo che riassume alla perfezione il suo passaggio a Milanello. Il tecnico portoghese era arrivato con grandi aspettative, accese dalla Supercoppa vinta contro l’Inter a gennaio a Ryad. Quel sigaro celebrativo sembrava l’inizio di un nuovo ciclo. Invece si è rivelato il simbolo di un’illusione durata troppo poco, crollata tra scelte discutibili, tensioni con la squadra e una gestione tecnica incapace di dare continuità.
Conceição, il flop di lusso che lascia l’amaro in bocca
La sensazione è che il feeling tra Conceição e il Milan non sia mai realmente sbocciato. I rapporti tesi con alcuni senatori dello spogliatoio, le scelte tattiche incomprensibili in momenti chiave e una comunicazione spesso sopra le righe hanno contribuito a creare un ambiente fragile e spaccato. Le statistiche sono impietose, ma ancor più duro è il bilancio umano e professionale che lascia al suo posto: il Milan si è spento con lui.
Anche la tifoseria, che inizialmente lo aveva accolto con curiosità, si è progressivamente allontanata. I malumori sono esplosi in primavera e da lì in poi è stato un lento ma inesorabile declino. La mancata qualificazione a qualsiasi coppa europea è solo la punta dell’iceberg. Conceição ha mancato l’appuntamento con la storia e il Milan, suo malgrado, con la rinascita.
Ritorno al passato: trattativa avviata
Ora che il sipario sulla sua avventura in rossonero è ufficialmente calato, il futuro del tecnico portoghese sembra già scritto. Nelle ultime ore si rincorrono le voci di un clamoroso ritorno alla Lazio, in caso di separazione da Marco Baroni. Un’ipotesi che affascina Lotito e che rappresenterebbe un ritorno al passato per Conceição, che con la maglia biancoceleste ha giocato tra il 1998 e il 2000, vincendo anche uno scudetto.
La Lazio riflette, ma l’opzione è concreta. E lo stesso Conceição avrebbe dato disponibilità per aprire il dialogo già da lunedì prossimo. Una nuova occasione per rilanciarsi subito, senza lasciare la Serie A. Un allenatore che ha molto da dimostrare, ma che potrebbe trovare nell’ambiente giusto le condizioni ideali per ripartire. Forse con meno pressioni, forse con più equilibrio. E con il ricordo ancora vivo di una stagione che al Milan non dimenticheranno tanto presto.