L’attaccante belga del Napoli mostra statistiche al di sotto degli altri centravanti d’alta classifica. Il sistema di Conte ancora da assimilare.
Il momento di Romelu Lukaku con il Napoli non sorride. L’attaccante belga, a secco da due partite dopo l’ultima rete segnata contro la Roma il 24 novembre, sta attraversando un periodo complesso, come evidenziano i dati statistici nel confronto con gli altri bomber della Serie A.
Antonio Conte si aspettava certamente di più dal centravanti che aveva trascinato la sua Inter allo scudetto. Ma i numeri raccontano una storia diversa: Lukaku risulta tra i peggiori attaccanti per rendimento nella parte alta della classifica, anche se il contesto tattico della squadra gioca un ruolo determinante.
Le statistiche parlano chiaro. Nei tiri effettuati ogni 90 minuti, il belga si ferma a 1.95, ultimo tra i bomber di vertice. Un dato che lo pone dietro a Retegui (4.73), Castellanos (4.37), Kean (4.23), Vlahovic (3.63), Thuram (3.03) e Morata (1.97).
Non va meglio sul fronte dei passaggi completati, dove Lukaku registra 113 tocchi, penultimo davanti al solo Kean (99). In testa alla classifica Marcus Thuram con 163, seguito da Retegui (159) e Morata (155). Anche nei tocchi totali il quadro non cambia: il belga è ultimo con 239, distante dal leader Thuram (367).
Gli Expected Goals (XG) confermano il trend negativo: Lukaku si ferma a 4.6, penultimo della speciale classifica guidata da Kean (9.0) e Retegui (8.7). Un dato che riflette le difficoltà del Napoli nell’assimilare gli automatismi tattici richiesti da Conte, sistema che storicamente richiede tempo per essere metabolizzato dalla squadra.