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Serie A

Lucchesi: «Conte non resta controvoglia. Napoli? Deve abbassare la testa e pedalare»

Nel corso del programma 1 Football Club, in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabrizio Lucchesi, ex direttore sportivo di club come Roma ed Empoli, per commentare le tematiche più attuali legate al calcio italiano, dal calciomercato alla lotta Scudetto, fino al futuro di Antonio Conte.
Calciomercato e Mondiale per Club

Sull’apertura anticipata del mercato di giugno e i possibili vantaggi per squadre come Inter, Juventus e Napoli, Lucchesi ha dichiarato:
«Credo che incida di più la disponibilità finanziaria e la chiarezza delle idee. Chi ha le idee chiare può avvantaggiarsi e sfruttare questi giorni in più. Le grandi squadre lavorano con mesi d’anticipo, ciò che vediamo concretizzarsi in estate è stato costruito molto prima. Il Mondiale per Club obbliga ad anticipare certe operazioni, ma quelle operazioni sono già state impostate. Sarà fondamentale avere le idee chiare, soprattutto per chi deve cambiare allenatore. Lì entrano in gioco l’organizzazione tecnica, la tattica e la disponibilità economica».
Napoli, il calendario finale e l’approccio mentale

A proposito delle ultime quattro giornate, Lucchesi ha usato una metafora ciclistica per descrivere lo stato d’animo che dovrebbe accompagnare il Napoli nella volata Scudetto:
«Il Napoli è stato talmente bravo a riguadagnarsi la vetta che ora è padrone del proprio destino. Quando rincorri devi sperare negli errori altrui, ma se sei davanti devi fare bene tu. Hai la pressione di chi deve confermarsi. Il Napoli deve ragionare come un ciclista: a 200 metri dall’arrivo devi abbassare la testa e pedalare. Se ti distrai, sprechi energie. Figurativamente parlando, questo è ciò che deve fare il Napoli: testa bassa e pedalare».
Conte tra futuro e incertezze

Lucchesi ha commentato anche le indiscrezioni sul futuro di Antonio Conte:
«Contro la propria volontà non rimane. I contratti nel calcio valgono fino a un certo punto. Conte si blinda con un progetto, non con un contratto. Qualche cosa da sistemare con la società c’è, e dipenderà da come finirà la stagione. Vincere il campionato sarebbe il massimo, ma non so se basterà per trattenerlo. Se mi chiedi se al 100% resta, ti dico di no. I problemi tra Conte e il club non ce li siamo inventati, è stato lui stesso a farli intendere. E infatti se ne parla ogni settimana».
Barcellona–Inter, una sfida aperta

Infine, un pronostico europeo:
«Sarei contento se ci arrivasse l’Inter. Tifo italiano, in fondo. Ma ho paura del Barcellona. L’Inter ha dato il 100%, forse il 110%, mentre il Barcellona il 95%… e hanno pareggiato. Ho timore, ma spero davvero che ce la facciano, per il calcio italiano».

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redazione