Pacemaker direttamente nel cuore. Al Loreto Mare eseguito un intervento che resterà nella storia della cardiochirurgia campana.
Di: Raffaele Nespoli CdM
Loreto Mare non solo cartellini e mala sanità
NAPOLI «Questa è la nostra risposta a chi pensa che il Loreto Mare sia l’ospedale dei furbetti, non abbiamo cartellini e mala sanità». Tanta soddisfazione da parte di Mariella Corvino il direttore sanitario, che a suo tempo ha duramente condannato i comportamenti rilevati dalla magistratura, non ha mai smesso di difendere la parte sana del presidio. Che poi è la stragrande maggioranza del personale.
«Riuscire a realizzare nel pubblico interventi come questo – dice con orgoglio – significa offrire una sanità d’eccellenza a tutti, indipendentemente dalle possibilità economiche».
«Come la cardiologia il Loreto Mare esprime tante altre eccellenze. Occasioni come queste ci permettono di mostrare il nostro volto autentico, ciò che siamo non può essere cancellato dai comportamenti di pochi».
pacemaker direttamente nel cuore
Con la serenità di chi sa bene cosa significhi lavorare in trincea, e che non si è mai sottratto ai suoi compiti, Bernardino Tuccillo (primario della cardiologia del Loreto Mare) si sfoga al termine di un intervento che per certi versi resterà nella storia della cardiochirurgia campana. Affiancato da Michele Canciello, Raimondo Calvanese e Giuseppe Picardi, ieri Tuccillo ha impiantato un pacemaker direttamente nel cuore di un paziente ottantenne «senza elettrocateteri e senza tasca chirurgica sottocutanea».
Intervento Record
L intervento record è durato poco più di 30 minuti, regalando al paziente una prospettiva e una qualità di vita altrimenti impossibile. Un intervento che simbolicamente riabilita il Loreto dopo le bufere giudiziarie dei mesi scorsi
Spiega il chirurgo. «Nella nostra regione è la prima volta, che questo tipo di intervento viene fatto in un ospedale pubblico». Garantendo in maniera gratuita un’operazione d’eccellenza, capace di garantire importanti vantaggi fisici e psicologici. Il dispositivo impiantato è piccolissimo.
Il pacemaker particolare
Il dispositivo non più grande di una compressa di antibiotico o di quelle che si prendono per il mal di testa, ed è stato inserito all’interno del cuore del paziente passando per l’arteria femorale.
Lo stimolatore cardiaco impiantato ha il vantaggio di non avere il disagio estetico e le limitazioni funzionali nell’attività di tutti i giorni che si hanno con interventi convenzionali.