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Nel corso del podcast Iná Liga, il centrocampista del Napoli Stanislav Lobotka si è raccontato con il suo consueto mix di ironia e schiettezza. Collegato in video, il regista slovacco ha parlato di tutto: dalla condizione fisica al rapporto con Conte, fino al futuro e all’amicizia con De Bruyne.
«Infortunio? Ora va meglio, ma quando non giochi per un mese la condizione si sente – ha spiegato Lobotka –. Sono felice che il muscolo abbia retto, non ho avuto dolori all’inguine». Poi, con un sorriso, ha scherzato sui ritmi imposti dal tecnico azzurro: «Con Conte il prossimo giorno libero sarà a maggio 2026, quando giocheremo l’ultima partita della stagione. È uno che vuole disciplina e pretende che tutti abbiano la sua mentalità. Non è facile con 25 giocatori, ma l’importante è che ognuno voglia vincere».
Sull’amico e connazionale Kevin De Bruyne, Lobotka ha mostrato affetto e ammirazione: «Poteva andare in Arabia o in America, ma ha scelto di restare in Europa. Lo ammiro per questo. Se avesse avuto la possibilità di scegliere di nuovo, forse avrebbe fatto un’altra scelta. Se mi avesse scritto su Instagram, gli avrei detto: mandami la maglia e non venire qui!», ha raccontato ridendo.
Non sono mancati i pensieri più personali, legati alla sua esperienza in azzurro: «A Napoli sto molto bene, ma sto invecchiando. Sento che serve più tempo per recuperare. Prima potevo giocare tre partite a settimana, ora dopo due giorni ho le gambe pesanti. Con Conte ogni allenamento è come una gara. Non mi lamento, ma non potrò farlo per sempre».
Sul futuro, una risposta aperta ma consapevole: «Il mio agente ha detto che forse il 2026 potrebbe essere il momento giusto per cambiare, e penso abbia ragione. Ma non faccio previsioni».
Con il suo sorriso e la sua sincerità, Lobotka mostra ancora una volta l’anima di un giocatore concreto, legato a Napoli e al suo calcio, ma consapevole che il tempo, anche per chi ha dato tanto, non si può fermare.