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Lo sfogo di Cannavaro: “amo Napoli ma gioco con il Sassuolo, cosa dovevo fare?”

Lo sfogo di Cannavaro dopo Sassuolo -Napoli. L’ex capitano azzurro è stato preso di mira da sedicenti tifosi azzurri sui social  gli hanno scritto ogni sorta di offesa.

Di Pino Taormina Il Mattino

Lo sfogo di Cannavaro

REGGIO EMILIA. «Con la testa, nettamente con la testa». Paolo Cannavaro mima persino il gesto e sgombra l’ultimo dubbio sull’episodio che nei minuti di recupero ha rischiato di gettare altro veleno sulla gara tra Sassuolo e Napoli.

L’ex capitano azzurro è vicino al bus degli azzurri, mentre abbraccia i vari componenti dello staff azzurro. Parla con loro, li saluta con affetto. I figli sono lì ad aspettarlo con pazienza.

Poi arriva lo sfogo di Cannavaro: «La gente napoletana è arrabbiata con me… ma sono un professionista, che cosa dovevo fare?», spiega allargando le braccia. Sul suo profilo Instagram, allo scoccare del 90’, è un fioccare di insulti. Ma è uno scontro tra Guelfi e Ghibellini, tra chi dice che non doveva essere proprio lui, il cuore di Napoli, a spezzare il sogno per il secondo posto e chi, invece, lo difende spiegando che certo non poteva“scansarsi”.

«Mi dispiace che proprio io ho dovuto frenare il Napoli nella corsa alla Champions: sono a pezzi, non ho energie. Per la prima volta in carriera ho finito una partita con i crampi perché il Napoli è una squadra straordinaria, spettacolare, come poche in Italia», dice mentre attende i vecchi compagni.

I tifosi azzurri sono spietati, lo accusano di aver voluto consumare la sua personale vendetta, di avere ancora il dente avvelenato per non essere rimasto a Napoli. «Sono parole in giuste, io amo Napoli più di ogni altra cosa», confessa.

Amo Napoli ma gioco con il Sassuolo, cosa dovevo fare?

Per salutare Lorenzo Insigne è dovuto andare nella saletta dell’antidoping visto che l’esterno azzurro era stato sorteggiato per i controlli.

«L’ho visto, mi ha detto che è felice per il rinnovo. E io gli ho detto: e ci credo… con quello che guadagni». Paolo e Lorenzo sono stati a lungo compagni di stanza, tra scherzi, canzoni napoletane e altro.«Il sito del Napoli mi ha definito core ‘ngrat e mi spiace…non lo sono…sono solo uno che fa il proprio dovere. L’ho sempre fatto e continuerò a farlo».

Cannavaro legge tutto, si rammarica.

«Il Napoli può ancora prendere la Roma, il campionato non è finito qui. Loro devono giocare ancora il derby e devono affrontare il Milan e la Juventus. Certo, hanno un buon vantaggio ma i miei ex compagni non devono mollare. Sono in grande condizione, corrono come dei forsennati. La strada è lunga e sarebbe un peccato non provarci fino alla fine», dice ancora mostrando la sua anima da tifoso. Quella che ha dovuto mettere da parte per novanta minuti.

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