Aziz Bouhaddouz entra in campo al 77 esimo. Forse, anzi molto probabilmente, il c.t. Herve Renard si affida a lui per avere la meglio sull’Iran. Ma l’attaccante del St. Pauli la mette dentro certo, ma nella porta sbagliata. Il calcio è anche questo. Fino a quel momento era un pari tutto sommato giusto. Entrambe le squadre la mettono sulla velocità e sui contropiedi. La stella iraniana Jahanbakhsh non brilla. Qualche timido tentativo dalla distanza senza però inquadrare lo specchio della porta. Il Marocco dà l’impressione di volerci provare di più, ma in contropiede le occasioni più ghiotte le spreca proprio la nazionale di Carlos Queiroz, colpa di una tecnica non proprio eccelsa.
Nella ripresa non succede praticamente nulla. Il Marocco cerca invano il gol per sbloccare la gara, ma tutto si vanifica in cross lunghi e passaggi fuori misura. Il gioco si ferma spesso e la gara diventa piuttosto nervosa. Dalla panchina i tecnici le provano tutte, ma nulla. Le squadre stanche, sembrano arrendersi allo 0-0. Ma al 95 esimo l’Iran passa. Punizione dalla sinistra battuta tesa da Haji Safi, l’attaccante marocchino Bouhaddouz la colpisce male di testa e la mette alle spalle del proprio portiere. Al triplice fischio, che arriva dopo tre minuti, è festa Iran. Marocco male la prima, ma ha molto da recriminare per aver avuto per lunghi tratti il controllo della partita dalla sua.