L’annuncio è UFFICIALE: Antonio Picci giocherà in Serie A | Ecco con quale maglia

Picci (corrieredellasera) - napolipiu
Tutti lo esaltano. Ma davvero “Bomber Picci” approderà tra i grandi del calcio italiano?
Antonio Giulio Picci è tornato, una carriera fatta di passione, cadute e rinascite. E adesso un’ultima corsa, forse la più folle.
Conosciuto dai più per la sua frase diventata meme — “Sono felicissimo e stanchissimo. Due mesi fa non mi voleva neanche mia madre” — Antonio Picci è stato molto più di un tormentone. Attaccante classe ’85, ha calcato per anni i campi polverosi della Serie C e D, collezionando 261 presenze tra Brescia, Brindisi, Barletta, Trani e soprattutto Bari. Proprio in Puglia ha lasciato le tracce più profonde, guadagnandosi l’affetto di tifosi e addetti ai lavori.
Ma non è stata tutta gloria. Nel 2019, il momento più duro: un anno e otto mesi di squalifica per il presunto coinvolgimento nel match-fixing di Picerno-Bitonto. Un colpo durissimo, che sembrava aver scritto la parola fine sulla carriera di “Bomber Picci”. Invece, no.
Nel maggio del 2022, contro ogni previsione, Picci torna in campo con la maglia del Martina. È la stessa squadra che dieci anni prima aveva contribuito a trascinare in Serie C con 22 gol in 28 partite. Un cerchio che si chiude, una storia che rinasce. E da lì, una nuova sequenza di tappe: Città dei Sassi di Matera, Lodigiani e infine La Fucina, realtà calcistiche diverse, ma tutte disposte ad accogliere il carisma e l’estro di un giocatore unico nel suo genere.
La quota che ha acceso tutto
Non ha mai smesso di far parlare di sé, nemmeno quando il pallone sembrava solo un ricordo. E oggi, grazie anche alla Kings League, la lega-spettacolo ideata da Gerard Piqué, il suo nome è tornato prepotentemente alla ribalta.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso? Una quota Sisal: la possibilità, seppur remota, di scommettere sull’approdo di Picci in Serie A. Una provocazione? Forse. Ma nella narrazione di Antonio Picci, ogni eccesso diventa credibile. La Kings League ha moltiplicato la sua visibilità, e in un mondo sempre più attento alla viralità, anche l’impossibile sembra plausibile.
Un finale da sogno… o da meme?
E allora eccoci qui: il 2025 porta con sé la suggestione più grande. Antonio Picci in Serie A. Un’idea che fa sorridere, riflettere, discutere. Ma anche un simbolo, quello di un calcio che non si prende troppo sul serio, che sa ancora emozionare e sorprendere. E se il sogno resterà tale, poco importa: Picci ha già vinto la sua partita. Contro il tempo, contro i pregiudizi, contro chi lo dava per finito.
Perché, in fondo, un bomber come lui non smette mai di giocare.