Roberto Calenda, agente di Juan Jesus, risponde alle “inesattezze” riportate sulla Gazzetta riguardo al caso Acerbi e conferma il deposito di un video da parte del brasiliano.
L’agente di Juan Jesus, Roberto Calenda, è intervenuto con un duro comunicato per fare chiarezza sulla vicenda che ha visto protagonista il suo assistito dopo l’assoluzione di Acerbi. Nel mirino un articolo pubblicato sulla Gazzetta dello Sport, definito con “gravi inesattezze e deduzioni fantasiose e offensive”.
Le inesattezze della Gazzetta
Calenda respinge al mittente le ricostruzioni della giornalista Elisabetta Esposito, riguardanti in particolare la mancata presenza di un legale all’audizione e le presunte difficoltà di Juan Jesus con l’italiano: “Juan Jesus si è presentato all’audizione senza avvocato perché essendo teste/persona offesa non è prevista la presenza di alcun legale: lo stesso Ufficio che lo aveva convocato aveva precisato questo aspetto. Non ci siamo dimenticati dell’avvocato: abbiamo seguito le regole. Basta conoscerle“.
Il video dell’episodio depositato
Ma la precisazione più rilevante riguarda il contributo di Juan Jesus alle indagini: “Ha depositato anche un filmato, senza doversi affannare a cercare un compagno che confermasse quanto accaduto“, riferendosi alle accuse di razzismo mosse ad Acerbi.
Le domande alla difesa di Acerbi
Calenda poi si chiede retoricamente: “Mi sarei chiesto perché sia stata necessaria ad Acerbi una fitta preparazione di una settimana per studiare la migliore strategia difensiva se era così evidente l’assenza della discriminazione?“.
L’attacco agli stereotipi
L’agente attacca infine la ricostruzione della Gazzetta, definendola “figlia di stereotipi duri a morire che non fanno onore al più importante quotidiano sportivo italiano“, con un chiaro riferimento a presunte discriminazioni nei confronti di Juan Jesus.
L’intervento di Calenda rappresenta quindi una dura replica alle ricostruzioni giornalistiche del caso Acerbi-Juan Jesus, confermando la presenza di un video dell’episodio e respingendo le presunte inesattezze riportate, con un attacco diretto alla Gazzetta dello Sport.