La mamma di Ciro, porta in dono palloni, ai bambini disagiati

Giuliana Covella Il Mattino, 23 aprile:

«Chi è la mamma di Ciro Esposito?». L’hanno accolta così tra la folla mentre lei, Antonella Leardi, arrivava a Porta Capuana con un dono speciale: i palloni offerti dalla Società Calcio Napoli per i bambini del campetto adiacente la chiesa di Santa Caterina a Formiello. È stato un incontro carico di emozioni quello di ieri pomeriggio, quando la madre di Ciro Esposito, il tifoso azzurro morto in seguito agli scontri fuori all’Olimpico il 3 maggio 2014, ha fatto visita al campo di calcio dove giocano ogni giorno oltre 200 minori tra gli 8 e i 14 anni.

Bambini che hanno accolto a braccia aperte Antonella Leardi, che ha voluto portare loro due palloni donati dalla società del patron De Laurentiis. «Lo sport è questo – ha detto la mamma d’Italia rivolgendosi ai piccoli aspiranti calciatori – è aggregazione, unione, sana competizione. La violenza deve essere abolita non solo dallo sport, ma dalla nostra quotidianità. Ricordate, ragazzi, che l’odio distrugge tutto».

Ad accogliere la signora Leardi e il marito Giovanni Esposito c’erano don Carmine Amore, che è alla guida della parrocchia di Santa Caterina a Formiello e Armando Simeone, consigliere della quarta Municipalità. «La mamma di Ciro Esposito porta oggi qui la sua testimonianza d’amore, al di là di ogni spot o pubblicità, contrariamente a ciò che si possa credere. Lei vuole incoraggiare chi, come noi, si adopera per garantire attività sportive ai giovani più disagiati – ha detto padre Carmine – .

I nostri ragazzi hanno bisogno di fare sport e di comprendere che il calcio, come le altre discipline sportive, è un mezzo per crescere e diventare uomini onesti». Sorridenti e con le maglie rosse e azzurre i bambini di Porta Capuana si sono lasciati andare all’emozione, quando hanno ricevuto in dono i palloni ed hanno abbracciato Antonella Leardi, a cui hanno strappato la promessa di aiutarli a non far loro sottrarre l’unico campetto di calcio che hanno a disposizione nel quartiere. Un campetto che dovrebbe rientrare nel progetto di riqualificazione del centro storico dell’Unesco. «Vi prometto – ha assicurato mamma Antonella – che questo campetto lo faremo diventare ancora più bello per i ragazzi meno fortunati di voi».

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