LA CURIOSITÀ Non basta l’arrivo di Manolo: senza l’apporto degli stranieri gli azzurri sarebbero in zona B

Questa squadra parla poco italiano.

Parla poco italiano, il Napoli attuale. Talmente poco che è la squadra con meno italiani in rosa. Solamente 5 (su 25), infatti, sono giocatori nati in Italia: Maggio, Insigne, Colombo, Rosati e Mesto.

Cifre preoccupanti, soprattutto considerando l’imminente riforma promossa dal presidente della Figc, Carlo Tavecchio, che prevede la valorizzazione dei vivai e del calcio nostrano, per provare ad uscire dalla crisi degli ultimi anni. Ma il dato che fa riflettere è un altro. Se si immagina la classifica di Serie A senza tener conto delle reti siglate dagli stranieri, i risultati sono sorprendenti. I primi due posti sono occupati rispettivamente da Sampdoria e Genoa, trascinate dai gol di Gabbiadini e Matri. A seguire, Sassuolo, Empoli e Roma, con la Juventus solamente decima. Il Napoli sarebbe terzultimo (quindi “retrocesso”) in questa particolare graduatoria, insieme ad Atalanta e Fiorentina. Sono 14, infatti, i punti che gli azzurri devono esclusivamente alle reti di Callejon e Higuain, a fronte dei 27 sinora conquistati.

Il dato rende il Napoli la seconda squadra più penalizzata in questa classifica, soltanto dietro la Juve: i bianconeri, senza le reti di Tevez e Pogba (e tanti altri), navigherebbero a metà classifica con ben 19 punti in meno rispetto ai 39 attuali. La Lazio, invece, nonostante abbia la stessa percentuale di italiani in rosa del Napoli, solamente il 20%, vive un’altra situazione: i biancocelesti perderebbero solamente 5 punti (così da essere al sesto posto), grazie al ruolo molto più importante che italiani come Mauri e Candreva hanno nella squadra di Pioli, mentre due italiani su cinque degli azzurri sono rispettivamente terzo e quarto portiere. A cui si aggiungono un titolare, una riserva e un infortunato. Ma non sono tutte cattive notizie, per fortuna. Il miglior italiano, infatti, sarebbe Manolo Gabbiadini, prossimo acquisto proprio del Napoli.

Il 23enne bergamasco ha già messo a segno 7 reti in campionato, a cui vanno sommate anche le due in Coppa Italia. Un fattore, quello realizzativo, che la società avrà sicuramente considerato quando ha passato al vaglio tutti i possibili sostituti di Lorenzo Insigne, che rientrerà solamente per la prossima stagione. Ad ogni modo, sono tutti dati che vanno presi con la dovuta distanza. Con la speranza, però, che siano uno sprone per valorizzare i tanti talenti di cui dispone il Napoli ma su cui la società non vuole puntare. In un futuro non troppo lontano, le cose dovrebbero cambiare e chissà che proprio Napoli diventi la vetrina perfetta per mostrare al mondo i talenti italiani, magari addirittura provenienti dal vivaio azzurro, del nostro calcio.

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