La bellissima risposta di De Magistris al sindaco di Cantù: “La rozzezza umana di fronte alla nostra cultura”

La risposta di De Magistris al sindaco di Cantù non si è fatta attendere. Il primo cittadino del capoluogo campano ha definito la querelle : “La rozzezza umana di fronte alla nostra cultura

Di: Francesco Pollasto

In Italia basta offendere Napoli per salire alla ribalta della cronaca. Napoli capitale della cultura, come è stata definita all’estero, in Italia non tira, bisogna parlarne male. Chi più di un  sindaco leghista può farlo?  detto fatto, arriva il sindaco di Cantù, che definisce Napoli “una fogna infernale”.

Il primo cittadino dell’antica Canturium incarna in pieno lo spirito ignorante della lega e del suo vate Salvini cacciato solo pochi giorni fa da Napoli.

Ma Carlo Bizzozero  rincara la dose: Napoli è una città sporca, inquinata, criminale, mafiosa, corrotta, degradata, clientelare, parassitaria e incivile”. Un passo avanti nel degrado rispetto ad Italia “di cui purtroppo facciamo parte anche noi”.

Però il sindaco della cittadina Lombarda dimentica alcune cose emerse dalle cronache di questi giorni:

E tanto altro ancora che non sto ad elencare per non AMMORBARE i lettori.

La risposta di De Magistris al sindaco di Cantù

Già ieri pomeriggio nell’immediatezza della notizia del delirante post del sindaco di Cantù ho convocato nel mio ufficio il capo della nostra Avvocatura municipale per conferire ampio mandato per presentare all’Autorità giudiziaria querela per diffamazione.
Ne dò notizia solo oggi perchè credevo che le parole di questo personaggio non meritassero una ribalta mediatica, che sta ora montando, ma solo gli atti formali della nostra Avvocatura e le Aule di un Tribunale per vederlo condannato al più presto.
E’ davvero vergognoso che un eletto del popolo possa permettersi di usare un linguaggio simile nei confronti della nostra Città. La rozzezza umana di fronte alla nostra cultura e alla nostra bellezza. Prima di parlare di Napoli il Sindaco di Cantù prenda una brocca d’acqua pubblica bene comune e si sciacqui la bocca.

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