La bellezza del Napoli di Sarri smonta una tesi faziosa e fuorviante

IL GRANDE SARRITEZ

Di Gaetano Brunetti
Quando gli allenatori lasciano le macerie, il campo e i risultati sono fatalisti. Le stagioni finite male continuano peggio.

Vedi l’Inter post Mourinho, o lo stesso Milan dopo l’addio di Ibrahimovic e Thiago Silva. La brillantezza di questo Napoli, la mole di gioco e i numeri, smontano la tesi fuorviante e prevenuta che qualcuno vuol far credere ai ‘creduloni’.

Questa squadra, con i giusti e intelligenti innesti, completando l’11 abituale sta proseguendo il grande lavoro svolto nelle due stagioni passate a stampo spagnolo, foriere di record e coppe vinte.

Complimenti e applausi a Sarri, che ha toccato le molle giuste, pungolando nell’orgoglio i top che il Napoli ha in rosa, dandogli nuova linfa e motivazioni, oltre all’equilibrio che Reina e Allan hanno facilitato a trovare.

Per non parlare della lungimiranza della SSCN, che nonostante tutto, non ha ceduto i migliori. Ps. Reina, Albiol, Koulibaly, Jorginho, Mertens, Callejon, Higuain, non dimentichiamo che li ha portati il “distruttore” madrileno, primo in classifica nella Liga col Super Real Madrid di Cristiano Ronaldo e “Ames” Rodriguez.

Ad maiora Napoli, Essenza dei giorni del popolo, a prescindere da presidenti e calciatori.

Exit mobile version