Kvaratskhelia il più penalizzato dalla riforma Garcia, ma la cura Mazzarri funziona

Il georgiano Khvicha Kvaratskhelia sembra essere rinato con la ‘cura’ di Walter Mazzarri: sarà un elemento chiave nella prossima sfida con il Milan.

La prossima giornata del campionato italiano di Serie A sarà caratterizzata da una sfida alquanto emozionante, quella tra Milan e Napoli, entrambe in cerca di preziosi tre punti per ragioni diverse ma altrettanto cruciali. Mentre i rossoneri mirano a una rimonta in chiave scudetto, gli azzurri puntano ad alimentare le proprie speranze di qualificazione alla prossima edizione della Champions League. In vista di questo scontro titolato, l’attenzione della Gazzetta dello Sport si è focalizzata sull’attaccante del Napoli, Khvicha Kvaratskhelia.

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Il giovane attaccante georgiano, soprannominato “Kvara”, ha vissuto un periodo di alti e bassi dopo il trionfo iniziale, seguito dal fallito trapianto tecnico di Garcia. La riforma tattica imposta dall’ex allenatore ha avuto un impatto negativo su Kvara, che ha visto ridimensionato il suo ruolo e la sua efficacia sul campo. Il calo dell’effetto sorpresa, che inizialmente aveva caratterizzato la sua stagione, ha reso il giocatore più prevedibile, e le squadre avversarie hanno imparato a fermarlo.

“Kvara ha sofferto il down da post-trionfo e il fallito trapianto tecnico di Garcia. In più, di personale, ha pagato il calo dell’effetto sorpresa che è stato il suo turbo nella stagione tricolore. Ora lo conoscono e lo aspettano. Il primo gol in campionato, all’Udinese, il 27 settembre, è arrivato dopo 192 giorni di digiuno. Il georgiano è stato il più penalizzato, con Lobotka, dalla riforma Garcia. Le verticalizzazioni immediate, imposte a una squadra nata per palleggiare, tagliavano fuori entrambi e li costringevano a vivere di seconde palle. Kvara doveva avvicinarsi ad Osimhen e staccarsi dalla fascia, cioè dalla sua confortevole prateria di dribbling”.

Torna l’ordine con Mazzarri

La situazione è migliorata notevolmente con l’arrivo di Mazzarri sulla panchina del Napoli. Il nuovo allenatore ha riportato indietro l’orologio tattico, consentendo a Kvaratskhelia di esprimere appieno il suo talento. Ora, il georgiano si accentra sulla ricerca dell’imprevedibilità, ma la squadra è tornata a supportarlo in modo efficace. Nell’ultima partita, Kvaratskhelia ha vinto 10 duelli e completato 6 dribbling, dimostrando di essere in gran forma.

Statistiche che parlano

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La Gazzetta dello Sport mette in luce i dati positivi del giocatore anche nei momenti più difficili della stagione. Con Mazzarri, Kvaratskhelia ha giocato 1074 palloni, ben 200 in più rispetto alla scorsa stagione di successo. Anche durante il periodo di digiuno che ha preceduto il suo primo gol in campionato contro l’Udinese il 27 settembre, il giocatore ha dimostrato di essere la luce della squadra.

“Con Mazzarri, che ha riportato indietro l’amato orologio, le cose sono migliorate. Il georgiano si accentra solo alla ricerca d’imprevedibilità, ma la squadra è tornata ad assisterlo. Domenica: 10 duelli vinti, 6 dribbling a segno. Un bollettino di salute. Ma anche nei momenti più bui della stagione, Kvaratskhelia è stato la luce, come dimostrano i 1074 palloni giocati, ben 200 in più (876) del felice campionato scorso”.

La sfida imminente con il Milan diventa quindi un banco di prova importante per Kvaratskhelia e il Napoli. Sarà l’occasione per confermare l’efficacia della “cura Mazzarri” e consolidare le ambizioni del club in Serie A e oltre.

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