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Ruud Krol, leggenda del Napoli anni ’80 e voce autorevole del calcio europeo, ha parlato del nuovo corso azzurro targato Antonio Conte. Lo ha fatto in un’intervista raccolta da Antonio Giordano per La Gazzetta dello Sport, in cui ha analizzato i profili seguiti dal club partenopeo in questa prima fase di mercato: da Noa Lang a Beukema, passando per Nunez e Buongiorno, fino all’ipotesi suggestiva di un nuovo Stadio Maradona senza pista.
«Lang è un talento vero – ha dichiarato Krol a La Gazzetta dello Sport –. È rapidissimo di corsa e di pensiero, capace di creare superiorità numerica. Se ha un punto debole è nella fase difensiva, ma Conte saprà spiegargli come si fa. È il tecnico ideale per farlo esplodere definitivamente».
L’ex difensore dell’Ajax e della Nazionale olandese, oggi diviso tra la Spagna e la campagna toscana, ha poi fatto un paragone con Mertens: «Sono diversi: Dries amava la profondità e ha saputo reinventarsi da centravanti, Lang invece è un esterno classico. Ma entrambi sono arrivati dal PSV e Napoli potrebbe essere la consacrazione anche per lui».
A La Gazzetta dello Sport, Krol ha espresso parole di elogio anche per Beukema, centrale seguito dal Napoli: «Mi ha sorpreso per la rapidità con cui si è inserito nel Bologna. È arrivato in Italia e si è subito imposto: forse anche troppo tardi per il talento che aveva già mostrato».
Ma per Krol la vera certezza è Alessandro Buongiorno: «Se guardiamo bene le statistiche, il Napoli lo ha avuto solo per mezzo campionato. Non si è visto tutto il suo potenziale. È il rinforzo più importante per la difesa, un vero fattore. E Conte ha già saputo costruire una squadra equilibrata, compensando alla sua assenza».
Infine, una riflessione sull’eventuale coppia d’attacco Nunez–Lukaku: «Solo a pensarla mi emoziono. Sarebbe una coppia devastante. Il Napoli vuole difendere lo scudetto e Conte ha bisogno di alternative: il mercato va fatto per giocare ogni tre giorni, e De Laurentiis lo sa bene».
L’intervista, pubblicata su La Gazzetta dello Sport a firma di Antonio Giordano, si chiude con una suggestione: «Ho letto del progetto per avvicinare gli spalti al campo e trasformare il Maradona in uno stadio moderno, senza pista. Non sarà facile, ma vederci una partita sarebbe un sogno».