Juventus-Napoli: ricorso respinto. Dalla Giustizia Sportiva, difficile sperare in un esito diverso

Filtrava ottimismo da parte del legale degli azzurri, l’avvocato Mattia Grassani, in merito alla sconfitta a tavolino del 4 Ottobre scorso contro la Juve e il punto di penalizzazione inflitto. Alla fine non si sono rispettate le buone sensazioni, e il club di De Laurentiis si è visto nuovamente respingere il ricorso. Credo che si tratti di una semplice questione di principio, tale da non farmi sperare in un esito diverso, nonostante lo spirito positivo dell’avvocato Grassani.

Fin quando a giudicare sarà un organo sportivo, il Napoli vedrà sempre il suo ricorso respinto. Credo che una decisione diversa non può esistere, se gli stessi hanno seguito una determinata linea sin dalle prime battute. Gli organi sportivi hanno giudicato in un determinato modo questa vicenda. Che sia condivisibile o meno, non sta a noi saperlo. Però, una cosa è certa… Se si vuole tentare per un esito diverso, il ricorso del Napoli deve presentarsi lontani dalla giustizia sportiva.

“Si è precosituito un alibi per non giocare”, queste le parole del giudice Piero Sandulli. La motivazione lascia il tempo che trova, anche perchè non vedo un motivo valido che avrebbe spinto il Napoli a fare uso di un sotterfugio per non partire alla volta di Torino. Ma tant’è che in questo paese, certi “professionisti” trovano spazio così facilmente nelle loro comode poltrone, tanto da permettersi di dire la prima cosa che passa per la testa. Gli azzurri, non partendo, hanno preservato la salute propria e quella dell’avversario di turno, proprio per evitare ciò che una settimana prima accadde al Genoa.

Il tutto, naturalmente, sorretto dalla decisione di un organo sanitario che, a detta del governo, avrebbe dovuto prevalere su tutto. In Italia, c’è un problema di base, che sta venendo fuori maggiormente in questo periodo di emergenza sanitaria, ma che è sempre esistito… Ovvero: parlano in tanti, e tutti dai loro posti di comando. E la decisione finale, quella inattaccabile, non si è capito ancora a chi tocca. C’è da dare ascolto a diverse campane, che molto spesso, stonano tra di loro.

Il Napoli fa bene ad insistere e a seguire tutti i percorsi percorribili, nel tentativo di ottenere ciò che gli spetta. Ma fin quando il ricorso viene intrappolato nella sfera della giustizia sportiva, gli esiti non saranno tanto diversi da quelli che già conosciamo.

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