Juve: indagini stipendi, contestata lealtà sportiva, cosa rischia

Chiuse le indagini per l'altro filone di inchiesta per i bianconeri

Juventus, questione stipendi chiuse le indagini, contestata la lealtà sportiva. Procura Federale invia notifiche ad Agnelli, Nedved e Paratici.

Sono otto in tutto i dirigente della Juventus a cui sono stati notificati avvisi di chiusura indagini per la ‘manovra stipendi’ e sono: Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Pavel Nedved, Federico Cherubini, Giovanni Manna, Paolo Morganti, Stefano Braghin e Cesare Gabasio. Mentre per quanto riguarda gli agenti indagati saranno segnali alla Commissione federale agenti sportivi.

Manovra stipendi Juve: indagini chiuse

Il procuratore Chinè contesta tra l’altro al club bianconero la violazione del principio di lealtà sportiva (articolo 4.1) per i tre filoni. La contestazione si va ad aggiungere alla questione plusvalenze, per la quale è previsto il 19 aprile un giudizio di legittimità del Collegio di Garanzia del Coni sulla penalizzazione di 15 punti per i bianconeri. Sui tre filoni odierni, la Juve ora ha due settimane di tempo per presentare le sue controdeduzioni” scrive l’Ansa.

Le posizioni dei sei club (Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari) che hanno trattato, sottoscritto o comunque pattuito “accordi confidenziali in operazioni di mercato senza provvedere al deposito della modulistica federale e/o provvedendo a depositare documenti recanti pattuizioni diverse da quelle concluse” saranno valutate a conclusione delle indagini in corso da parte della magistratura. E’ questa – apprende l’ANSA – la posizione della Procura della federcalcio sul filone delle partnership contestato oggi alla Juventus.

La Juventus a livello sportivo rischia altri punti di penalizzazione oltre a quelli già inflitti per la questione plusvalenze.

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