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Paolo Ziliani critica aspramente l’arbitraggio nella partita Juve-Bologna, sottolineando l’ennesima “svista” a favore dei bianconeri.
La polemica sul rigore non concesso al Bologna nella partita contro la Juventus continua a far discutere. Dopo le dichiarazioni dell’amministratore delegato del Bologna, è ora il turno del giornalista Paolo Ziliani di esprimere il suo disappunto.
“Nel match d’esibizione tra Juventus e Bologna inserito nella 2^ giornata di campionato, memorabile performance dell’arbitro Di Bello. Iling-Junior atterra Ndoye che sta segnando a porta vuota ma l’arbitro invece di dare rigore al Bologna (già in vantaggio per 1-0) ed espellere Iling, lascia proseguire“, ha detto Ziliani.
Non solo l’arbitro Di Bello, ma anche il VAR Fournier è stato oggetto di critiche per non aver corretto l’errore. “Ammonisce Motta ed espelle un componente della panchina del Bologna“, aggiunge Ziliani, sottolineando come la decisione abbia influenzato il risultato finale della partita.
Ziliani non si ferma qui e lancia un’accusa ancora più pesante: “Tutto in diretta per il divertimento di chi ama il calcio col verme, quello targato AJA e FJGC. Invece di ricominciare la partita in 10 uomini e da un possibile svantaggio di 0-2, la Juventus ricomincia così in 11 contro 11 e la pareggia“.
“Poi si disperano se la gente non si abbona più alle tv o si abbona al pezzotto. Che è illegale, è vero, ma meno delle partite made in Italy“, conclude Ziliani, mettendo in discussione la credibilità dell’intero sistema calcistico italiano.
Le parole di Paolo Ziliani aggiungono un nuovo strato di polemica ad una stagione di Serie A già carica di tensioni. La questione dell’arbitraggio e della sua affidabilità continua a essere un punto dolente che rischia di minare la reputazione del calcio italiano, sia a livello nazionale che internazionale.