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Lo sapevi che Napoli

Jovanotti torna a Napoli: all’Ippodromo di Agnano un concerto-marathon di 12 ore

Lorenzo Jova Cherubini torna a Napoli. E lo fa, come racconta Gianni Valentino su Repubblica Napoli, con un progetto musicale «spericolato, muscolare, visionario». L’appuntamento è fissato: 5 settembre 2026, Ippodromo di Agnano, biglietti in pre-sale da poche ore.

Jovanotti annuncia via Zoom «L’Arca di Lorè – Jova Summer Party», uno spettacolo che durerà un giorno intero, sulla scia dei grandi eventi recenti che hanno acceso Agnano: prima il Marrageddon di Marracash, poi il maxi-show di Geolier. Ora tocca al dj-rapper-cantautore-cicloviaggiatore, come lo definisce Repubblica Napoli.

«Nasco continuamente – dichiara l’artista – anche nel Mediterraneo. Vi parlerò della mia Arca di Lorè: voglio giocare con il pubblico scegliendo ciò che dobbiamo custodire per il futuro. Servono ritmo, allegria e ambiente. Da solo non me ne faccio nulla».
Jovanotti spiega che viaggerà in bicicletta tra una tappa e l’altra, scegliendo in modo prevalente il Sud: «Per il PalaJova ho dovuto rinunciare, non esistono palazzetti al coperto adatti. Ma finalmente ci siamo».

Secondo quanto racconta ancora Gianni Valentino per Repubblica Napoli, ogni città sarà costruita «da zero, con costi altissimi, ma con lo stesso spirito artigianale». Il musicista cita Borges e Marley, e descrive sé stesso come un «cantante, un intrattenitore, un artigiano», deciso a diffondere «il sentimento vitale della festa».

Il nuovo album e il rapporto con Napoli

Giovedì 20 uscirà “Niuiorcherubini”, registrato a New York. Pensando alla città partenopea e alla sua recente collaborazione con Gigi D’Alessio, Jovanotti risponde così a una domanda di Repubblica Napoli:
«Napoli è la New York d’Italia. Anche Rick Rubin è innamorato di Bruni e Murolo. A pochi giorni dal mio 60esimo compleanno suonerò all’Ippodromo dalle 15 a mezzanotte: giochi, cibo, un villaggio benessere».

L’artista ricorda le polemiche di Castel Volturno (2019 e 2022):
«Abbiamo portato gioia, ma ci accusavano di aver inquinato. La mia produzione ha ricevuto 16 denunce, tutte concluse con nessun reato».

Vuole ripartire pedalando: «Il JovaGiro sarà come il vecchio Cantagiro: iniziamo dall’Australia, poi Congo, Vienna, Montreux e Napoli. Viaggerò in bici, le ciclovie sono il mio futuro. Voglio scacciare le passioni tristi».

Il tour si chiuderà a Roma, al Circo Massimo, raggiunto «partendo in bicicletta da Napoli».

La collaborazione con Gigi D’Alessio

Jovanotti parla anche di Diamanti e oro, il brano con Gigi D’Alessio e Khaled:
«Gigi, che ammiro tantissimo, mi ha chiesto timidamente di partecipare. Ho scritto la mia parte in serata e l’ho registrata col telefonino».

Il mercato musicale, dice a Repubblica Napoli, «è un business violento: oggi sei il numero uno, domani sparisci. Io reagisco con la festa al marketing della depressione».

Non sa ancora se sul palco di Agnano saliranno Geolier, Avitabile o lo stesso D’Alessio: «Vorrei accogliere anche tanti artisti dal resto del mondo».

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redazione