Ingiusto il rosso a Fabian ruiz in Milan-Napoli. La moviola incastra Doveri. Evidente l’errore del direttore di gara, grave per un internazionale del suo livello.
- 3 I cartellini rossi ricevuti dal Napoli nelle ultime 4 gare di questo campionato, dopo che ne aveva dovuto subire solo uno nelle precedenti 17
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Il rosso a Fabin Ruiz è stato ingiusto, il giocatore, come mostrato dal Calcio Napoli sul proprio profilo Twitter tocca la palla con la gamba. Pessima serata per Doveri, che non ha evidenziato un possibile calcio di rigore su Lorenzo Insigne.
La moviola di Milan-Napoli, scrive la Gazzetta, ruota tutta intorno ad un giocatore, il centrocampista del Napoli Fabian Ruiz, e a due episodi simili, che Doveri valuta (sbagliando) allo stesso modo.
ROSSO A FABIAN RUIZ
- Al 18’ l’arbitro ammonisce Fabian per un fallo di mano: il gesto è abbastanza plateale, Ruiz muove il braccio verso il pallone per interrompere una ripartenza del Milan. Cartellino giallo inevitabile.
- Al 92’ Doveri punisce Ruiz con la seconda ammonizione per un nuovo presunto fallo di mano.
Stavolta di evidente c’è soltanto l’errore del direttore di gara, grave per un internazionale del suo livello: il pallone intercettato dallo spagnolo non tocca il braccio, peraltro in questa circostanza attaccato al corpo, ma la coscia.
Ingiusta l’espulsione e probabilmente molto severa anche la decisione di allontanare dal campo il tecnico Ancelotti per una protesta di troppo.
RIGORE SU INSIGNE
A inizio ripresa (5’) c’è un’azione di Insigne che attacca a sinistra e converge in area. L’attaccante del Napoli è tallonato da due milanisti. C’è un contatto sospetto con Bakayoko (dalle immagini sembra che il francese tocchi sul piede l’azzurro), con Insigne che perde l’equilibrio e viene contrastato in modo pulito da Calabria che gli porta via il pallone, ma Doveri lascia correre, le telecamere dimostreranno che forse c’erano gli estremi per il rigore.
Dunque, nel finale Doveri, uno dei migliori per rendimento stagionale, rovina una prestazione fino a quel punto più che sufficiente.