Il politico del "carpe diem" ha dimenticato di quando Ghirardi truccava i conti?

Ormai la politica Italiana si Fa su facebook.

Di: Francesco Pollasto

Il sindaco di Parma tale Federico Pizzarotti di professione Politico, scrive sulla propria pagina facebook quanto segue.

Quello che è successo ieri a fine partita dovrebbe far riflettere seriamente tutti all’interno del mondo del calcio. Dai vertici della Federazione agli allenatori di squadre amatoriali e giovanili. Il Parma Calcio ieri ha dimostrato, ancora una volta, che sa mettere in campo prima di tutti valori positivi. L’accusa da parte di alcuni giocatori e dirigenti del Napoli di essersi impegnati troppo vista la già matematica retrocessione ci svela quanta ipocrisia ci sia nelle parole che sentiamo ogni domenica nelle interviste e nei salotti televisivi.

Solo qualche giorno fa il Presidente del Napoli De Laurentiis si è scagliato contro Platini e la UEFA per l’arbitraggio nella semifinale di Coppa. In conferenza stampa invece avrebbe dovuto andarci ieri per chiedere scusa a tutti gli appassionati di questo sport, a cominciare dai tifosi del suo Napoli, che con i loro abbonamenti a stadio e PayTv contribuiscono a pagare giocatori e società.

Sono invece ancora una volta più orgoglioso della nostra squadra che dopo 2 partite di grande difficoltà ha saputo ritrovare motivazioni per fermare questo Napoli. Complimenti a tutti: Mister Donadoni, la squadra e anche tutti i dipendenti. Siete la dimostrazione di come le cose le si possano e debbano cambiare prima di tutto con l’esempio. Il calcio, come ogni sport, deve servire anche a trasmettere valori ed esempi positivi all’interno della nostra società. Voi lo state facendo.

Al signor sindaco chiedo: quando Ghirardi truccava i conti del Parma calcio lei dov’era? parla di lealta’?

Ma credo che le mie domande resteranno interrogativi inevasi, il punto focale e’ che le parole sono importanti, e non possono essere nè destrutturate e nè decontestualizzate.

Se io per reazione ad una accusa o ad uno sberleffo sarcastico dico a uno: “zitto fallito”, sono animato da un impeto di spregio e di livore paritetico a chi me lo ha innescato. Ma è ben tutt’altra cosa far credere che quel “fallito” sia un tentativo coercitivo.

Qui c’è la malafede di chi ha riportato i fatti in maniera strumentale per motivi personali di antichi intenti di rivalsa da arsenico e vecchi merletti.

Che poi improvvisamente si ricorda dei brividi che gli ha regalato il San Paolo e ci fa sopra la storiella retorica del santo sulla via di redenzione, beh è evidente che ha programmato il tutto venendoci a trattare come boccaloni.

Ma il tutto sarà chiarito. Come diceva Eduardo:

‘A calunnia è un venticello, dico vicin’ a ‘o viento: nun sciuscià? Quann’ha fatt’ ‘a sfucata vene ‘o bello e allora accumminciammo a ragiunà”…

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