Nel 1600 a Napoli fu edificato il palazzo più bello della riviera di Chiaia.” MAGNIFICO SOPRA TUTTI: PALAZZO MIRELLI”.
Di: Gabriella Cundari.
PALAZZO MIRELLI
Il palazzo Mirelli (già Palazzo Barile di Caivano), destinato a divenire il palazzo più splendido della Riviera fu costruito ai primi del 1600 dal Duca di Caivano, segretario del Regno.
Il disegno fu del Cavaliere Cosimo Fanzago, Nel 1632, malgrado fosse ancora da finire, fu definito da Gian Vincenzo Imperiali “magnifico sopra tutti” per le statue che vi si adunavano e ll palazzo Mirelli di Teora fu cominciato nel XVII secolo da Cosimo Fanzago per conto dei Barile di Caivano; Fanzago non riuscì a portare a termine l’impresa che venne continuata dal Sanfelice il quale aggiungendo la scala aperta e le decorazioni diede al palazzo l’aspetto tipico del barocco napoletano.
Il palazzo fu completato nel 1703 sotto Carlo Mirelli principe di Teora. In seguito il principe di Teora affittò il palazzo all’ambasciatore del Marocco, conte von Kaunitz Rittberg, ambasciatore dell’impero asburgico, il quale affidò a Carlo Vanvitelli il compito di restaurare il palazzo in occasione del gran ballo che vi si svolse per festeggiare le nozze tra Ferdinando IV di Borbone e Maria Carolina d’Austria nel 1768.
Il palazzo ha dato il nome alla strada che porta fin su corso Vittorio Emanuele e che termina alla sua sinistra: via Arco Mirelli. Infatti esisteva un arco che univa il palazzo con le case adiacenti, sostituite nel XIX secolo dal palazzo Guevara di Bovino.
L’atrio che dà accesso al primo cortile e la galleria di accesso al secondo cortile sono coperti da volte a sesto ribassato realizzate con archi e pilastri in piperno.La scala è aperta al primo livello con bella balaustra che inquadra lo stemma gentilizio e decorazioni che vi si facevano a quell’epoca.
Il portale è sorretto da due colonne del tempio di Serapide di Pozzuoli. Nei primi anni del 1700 passò in proprietà dei Mirelli, principi di Teora. Essendo morti sia il Duca di Caivano che il suo Figliolo, primi proprietari, l palazzo Mirelli di Teora (già Palazzo Barile di Caivano) fu cominciato nel XVII secolo da Cosimo Fanzago per conto dei Barile di Caivano; Fanzago non riuscì a portare a termine l’impresa che venne continuata dal Sanfelice che aggiungense la scala aperta e le decorazioni dande al palazzo l’aspetto tipico del barocco napoletano. Purtroppo fu sottratto delle statue bellissime che andarono poi perse. Dell’antico splendore non è rimasto che l’architettura, la scala e gli androni davvero magnifici.
Il palazzo più bello della riviera di Chiaia
Il 15 febbraio 1713 vi morì il celebre scrittore inglese Shaftesbury che vi dimorò lungamente e volle che il suo cuore fosse seppellito nel giardino del palazzo.
Dimorò e morì nel 1764 Lord Baltimore, cioè Federico Calvert, altro celebre scrittore inglese. Ebbe come ospiti i più illustri personaggi dell’epoca.
Ospite del Marchese Nunziante nel 1860, lo zar Alessandro II sposò in un matrimonio morganatico nell’appartamento principesco del primo piano, la cognata del Marchese, Luisa Vulcano, principessa di Dolgoronky.
Nel 1959, il palazzo Mirelli fu dichiarato con un decreto del Ministeri della Pubblica Istruzione di interesse nazionale e trascritto come tale nella Conservatoria dei registri immobiliari. Per chi conosce le vicende napoletane, aggiungo che è contiguo al palazzo crollato alla riviera.
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FOTO: palazzidinapoli.it