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NAPOLI – Dopo anni di tensioni e dichiarazioni pubbliche al vetriolo, sembra essere finalmente arrivata la svolta nei rapporti tra il Comune di Napoli e Aurelio De Laurentiis. Come riportato da Il Mattino, domenica sera – in occasione di Napoli-Milan – il sindaco Gaetano Manfredi e il presidente della SSC Napoli si sono incontrati per la seconda volta nella stessa giornata, dopo aver partecipato insieme alla kermesse di Fratelli, alla presenza del ministro dello Sport Andrea Abodi.
L’annuncio di Abodi di voler nominare un commissario per gli stadi in vista di Euro 2032 ha fatto da cornice a un clima nuovo, fatto di collaborazione concreta, che potrebbe finalmente portare alla riqualificazione del Maradona. Il Comune ha già predisposto una relazione tecnica da consegnare alla SSC Napoli entro fine campionato, che analizzerà aspetti chiave come la riapertura del terzo anello, la copertura dell’impianto e la presenza della pista di atletica.
Manfredi ha messo sul tavolo un’agenda di lavoro, offrendo la piena disponibilità a valutare modifiche strutturali in base a un progetto di fattibilità serio. De Laurentiis, da parte sua, ha ribadito l’impegno economico: «I soldi sul Maradona li mette il Napoli». Alla luce della legge sugli stadi, il patron azzurro punta a ottenere una concessione pluridecennale (fino a 99 anni) dell’area, che comprenda anche spazi commerciali e parcheggi.
Il tema della mobilità resta centrale. Il Maradona è ben collegato alla rete metropolitana, ma i tifosi continuano a preferire l’auto. «Servono spazi per le auto», ha ribadito De Laurentiis, e Manfredi ha messo a disposizione alcune aree adiacenti allo stadio. Tra i progetti anche l’apertura del parcheggio sotterraneo, mai utilizzato dal 1990.
L’intesa tocca anche il nodo della pista d’atletica, che potrebbe restare, ma non è più un tabù: il Comune si dice aperto a qualsiasi soluzione che migliori l’esperienza degli spettatori e sia sostenuta da un progetto concreto. Si valuta anche un modello “Olimpico di Roma”, con un’unica gradinata continua fino al campo, per migliorare la visibilità.
Secondo Il Mattino, tra sessanta giorni il Comune sottoporrà ufficialmente lo studio tecnico alla SSC Napoli. Entro allora potrebbe già essere operativo il Commissario straordinario per gli stadi, figura chiave per snellire la burocrazia e velocizzare i lavori, con poteri speciali simili a quelli di Manfredi su Bagnoli.
Con lo stadio inserito nel programma di Euro 2032 (al massimo 3 gare previste a Napoli) e la città ricompresa nella Zona economica speciale (ZES), oggi esistono condizioni economiche, normative e politiche favorevoli per realizzare un progetto atteso da anni. Lo stesso De Laurentiis avrebbe ormai preso atto dell’impossibilità di costruire un nuovo impianto da zero e sembra pronto ad investire nella struttura esistente.
Una sinergia che potrebbe finalmente regalare a Napoli uno stadio moderno, funzionale e all’altezza delle ambizioni sportive e sociali della città.