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Non ha fretta Romelu Lukaku. E non ce l’ha nemmeno il Napoli. Il gigante dal sorriso buono osserva, lavora e aspetta il momento giusto, mentre la squadra si gode il nuovo tandem offensivo Hojlund-Neres. Come racconta Bruno Majorano su Il Mattino di Napoli, la Supercoppa vinta a Riad ha avuto un valore speciale anche per Big Rom: tornare a casa con un trofeo e con il cuore più leggero, dopo mesi difficili, è stato il primo vero passo verso la serenità.
Averlo a disposizione farebbe comodo sempre, perché Lukaku equivale spesso a partire con un gol di vantaggio. Ma tra il rendimento di Hojlund e Neres e il fastidioso infortunio muscolare di agosto, non c’è alcuna necessità di forzare i tempi. Il percorso di recupero procede con decisione, sì, ma senza strappi. L’obiettivo è rientrare al top della condizione, per alternarsi con Hojlund o magari provare anche la soluzione della coppia offensiva. Una gestione quotidiana, lucida, come sottolinea ancora Bruno Majorano sulle pagine de Il Mattino di Napoli.
Nel frattempo, Lukaku ha fatto una scelta chiara. Durante il periodo natalizio ha respinto con garbo le proposte arrivate da alcuni club arabi. «No grazie», la risposta del belga, che ha un solo colore in testa: l’azzurro. È una promessa fatta a se stesso, ad Antonio Conte – il suo mentore – e allo spogliatoio che lo aspetta. Fermatosi il 14 agosto a Castel di Sangro, durante un’amichevole, Big Rom non ha mai smesso di lavorare per tornare. Professionalità e dedizione che negli anni lo hanno reso uno degli attaccanti più forti d’Europa, come evidenzia Bruno Majorano su Il Mattino di Napoli.
Ora il traguardo è vicino e Lukaku non vuole correre rischi inutili. Un nuovo stop, a questo punto, avrebbe il sapore della beffa. Da quando è rientrato a Napoli, poco più di un mese fa, tutto il gruppo ne ha tratto beneficio. La sua presenza ha restituito certezze a uno spogliatoio che ne aveva bisogno dopo qualche sconfitta di troppo. È il fratello maggiore, quello che non alza la voce ma pesa.
Una prova simbolica della sua importanza è arrivata in Supercoppa, al primo gol di Neres contro il Milan. Il brasiliano ha scattato verso la panchina per abbracciarlo: un’immagine che racconta più di tante parole. Dimensioni opposte, fusione perfetta, quasi un corpo unico. Lukaku è maestro nel combinare, nel far convivere elementi diversi, in campo e fuori. Ed è per questo che Conte lo aspetta: non solo per le qualità tecniche, ma per l’impatto umano.
Big Rom sa segnare, ma sa anche far segnare. Con un movimento apre una difesa, con una parola apre il cuore di un compagno. Sempre senza cercare i riflettori. Preferisce l’ombra, il lavoro, la sostanza. È così che ha conquistato tutti gli spogliatoi attraversati ed è per questo che Napoli lo aspetta con ansia. Non ha nulla da dimostrare, ma ha ancora fame. Ha scelto di restare per inseguire il bis scudetto, riuscito a pochi e nemmeno a Maradona. E se anche dovesse riuscirci, una cosa è certa: non se ne vanterebbe mai.