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Calcio Napoli

Il Mattino: “Conte riappare dopo la fuga silenziosa: a Castel Volturno inizia la resa dei conti”

Come racconta Pino Taormina su Il Mattino, per giorni tutti hanno cercato Antonio Conte. Telefonate, messaggi, tentativi di contatto: lui non ha risposto a nessuno, nemmeno ai fedelissimi. È sparito tra Torino e Lecce, le sue due case, come una “primula rossa” del calcio italiano. Ha voluto volatilizzarsi. E ci è riuscito.

Oggi torna, con allenamento fissato alle 14:30 ma con la certezza che sbucherà in anticipo a Castel Volturno. A parlare in conferenza, però, ci penserà soltanto venerdì, alla vigilia dell’Atalanta. Oggi, invece, inizierà una lunga serie di colloqui privati. Da solo, senza Aurelio De Laurentiis, che valuterà se presentarsi tra mercoledì e giovedì, quando i nazionali rientreranno alla base.

Il Mattino ricorda come i tre giorni di permesso concessi a Conte siano una rarità, paragonabili solo alla pausa-tattica che si prese Benitez nel 2014. Nulla, in questi giorni, è stato normale. Dopo Bologna, Conte ha esposto pubblicamente una parte della squadra al ludibrio mediatico, e poi è sparito. Un silenzio che ha inquietato anche De Laurentiis, pur rispettando la distanza e temendo l’ombra di un addio improvviso.

Conte, però, non è rimasto a guardare: ha rivisto tutta la sua avventura napoletana, consapevole di dover comprendere anche i propri errori. La sua teoria sulla “fastidiosa presenza del Napoli lì in alto”, ribadita nelle scorse settimane, c’entra solo in parte. Il tecnico – sottolinea Taormina su Il Mattino – deve fare i conti con top player in difficoltà fisica e mentale, spesso spremuti dalle Nazionali.

Durante la sua assenza, Conte ha comunque mandato un segnale ai superstiti: due giorni di doppia seduta. “Nulla si tocca”. È il suo dogma. Non cambierà nulla, sarà il mondo semmai ad adattarsi a lui. Chi viene dalla Premier o dall’Olanda sa esattamente cosa lo aspetta: fine della comfort zone, inizio del regime “marines”.

E infatti il tecnico – ricorda Il Mattino – non cercherà mediazioni. Nessuna mano tesa, neanche tramite Oriali. A Castel Volturno tutti sono rimasti prudenti, quasi immobili, in attesa del rientro del grande capo.

Conte è convinto che basterà il suo lavoro per raddrizzare la rotta. Gilmour e Spinazzola potrebbero già andare in panchina con l’Atalanta, mentre Lukaku punta il ritorno entro due settimane, forse per la Roma all’Olimpico.

Conte torna per andare avanti, non per scappare. Ma una certezza filtra dal suo silenzio: dopo Bologna nulla è più come prima. Troppe crepe, troppe verità esposte. Eppure De Laurentiis è pronto a ribadire la sua simbiosi con il tecnico: lo farà investendo nel mercato di gennaio, per dimostrare ancora una volta che Conte non è affatto solo.

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redazione