Il CdA del Napoli formalizza: pieni poteri a De Laurentiis e all’ad Chiavelli. I bilanci Bianconeri a 387 milioni, Napoli a 155: distanza siderale.
Lo scrive il Mattino
Il CdA del Napoli formalizza: pieni poteri a De Laurentiis e all’ad Chiavelli. È stato messo nero su bianco chi comanda nel Napoli.
Nella classifica dei fatturati c’è un distacco tra Napoli e Juve molto più ampio rispetto al campionato, dove Sarri si trova a10 punti da Allegri: nella stagione 2015-2016 la Juventus è arrivata a 387 milioni e il Napoli a 155, dunque -232. E il club di De Laurentiis ha chiuso in rosso il secondo bilancio di fila, scendendo però dal -13milioni del 2015 al -3,2 del 2016.
In attesa di progetti ad ampio respiro, dalle strutture (la società non ha né uno stadio né un centro sportivo di proprietà) alla internazionalizzazione del brand, il futuro del Napoli passa attraverso la qualificazione alla Champions 2017-2018.
Il secondo posto (o anche il terzo, in caso di vittoria nel preliminare) consentirebbe di prevedere introiti per almeno 30 milioni. Ma va chiarito che il Napoli, che secondo lo studio di «Calcioefinanza» incide al 6,4 percento sul fatturato della serie A (la Juve al 16,1percento), è una società forte sotto l’aspetto economico grazie alla politica molto oculata di De Laurentiis. L’analisi del bilancio al 30giugno 2016 evidenzia una «riserva volontaria» di 58,6 milioni, ingente cifra nella cassaforte del Napoli, a disposizione per piani che non riguardino esclusivamente il rafforzamento della squadra.
La fonte principale delle entrate resta la quota dei diritti televisivi, arrivati a 92,6 milioni nella scorsa stagione. Il contributo Champions dovrebbe comunque consentire alla società di raggiungere un saldo positivo.
Chi comanda nel Napoli.
Nel verbale del consiglio di amministrazione, De Laurentiis ha voluto formalizzare quanto è da sempre chiaro: i suoi pieni poteri e quelli dell’amministratore delegato Chiavelli. In particolare, il Cda – composto dall’intera famiglia del produttore e appunto Chiavelli, braccio destro anche nella Filmauro – ha avallato che il presidente non solo abbia il pieno controllo del club ma possagestire «l’acquisto di società sportive e non, aziende o rami d’azienda, e la compravendita di immobili» e che l’ad stipuli contratti di allenatori, calciatori, dirigenti sportivi, che curi i rapporti con gli agenti e rappresenti la società nelle sedi istituzionali. È stato messo anche nero su bianco chi comanda nel Napoli.