Higuain prova a fare la pace col San Paolo, ma la strada è ancora lunga, troppo lunga…
Gonzalo Higuain, ritorna al San Paolo, non più da bianconero, ma da rossonero. Nuovi colori, ma quasi stessa accoglienza. La maggioranza lo ha fischiato, altri hanno preferito l’indifferenza e vedendo anche l’iniziale svantaggio è prevalso il pensiero: “Pensiamo a noi!”.
Comunque l’atteggiamento dell’argentino ha confermato, quello che trapelava nell’ambiente, la volontà di Higuain di fare pace con i tifosi del Napoli, perchè lui quei fischi, proprio non li digerisce, lo fanno arrabbiare troppo, non li trova giusti e gli fanno sempre e ancora male.
Quindi Gonzalo ci ha provato, anche sotto qualche consiglio di Reina. Non ha reagito ai fischi, non ha esultato vistosamente ai goal, pur avendo avuto ha avuto un gesto di stizza verso i fischi, sul primo goal. Poi ha cercato, anche di riappacificarsi con i suoi ex compagni di squadra, mostrando un atteggiamento distensivo, dal “Vaff” facile alla calma e al dialogo. Nella mini rissa Insigne-Suso ha cercato di placare più l’animo dei suoi ex compagni che i nuovi.
Ha colpito, poi, la sua reazione alla remuntada del Napoli. Sul 3 a 2, firmato da Mertens, mentre i suoi compagni si disperavano per il goal preso, lui ha seguito l’esultanza del suo ex compagno sotto la curva B e la festa del San Paolo. Avrà pensato al passato. A quando era lui il re incontrastato del San Paolo. A quando erano i suoi a goal a far vibrare lo stadio di Fuorigrotta. E da lì nasce il suo nervosismo finale, un pò il risultato, un pò il senso di impotenza e quel muro chiamato Koulibaly. Rabbia che è sfociata sull’arbitro Valeri e che ha attirato ancora una volta i fischi del San Paolo.
Questa pace tra Higuain e i tifosi partenopei “… non s’ha da fare” direbbe qualcuno, ma nella vita mai dire mai. Anche perchè questa guerra tra De Laurentiis e i tifosi potrebbe aprire qualche spiraglio, visto quanto ribadito e scritto da Nicolas Higuain, fratello e agente del numero 9 argentino, in una discussione con i tifosi partenopei sui social: “Noi non siamo mai stati in guerra con i tifosi…” facendo intuire che l’unica guerra era rivolta al presidente De Laurentiis.