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Gli attacchi per le dichiarazioni di Sarri? Mister, fregatene altamente…

Sarri è così: prendere o lasciare. Io non lascio, perchè il calcio se vuole cambiare registro ha bisogno di uomini, no di marionette. E Sarri è un uomo, con pregi e difetti. Sarri dice quel che pensa, e lo fa senza peli sulla lingua. Io non lascio, perchè ho sempre stimato le persone che mettono davanti a tutto il proprio essere, anzichè la fredda e forzata apparenza. Delle dichiarazioni così speciali, erano dai tempi di Josè Mourinho che in Italia non si sentivano, e noi tutti sappiamo quanto infastidivano a ‘quelli del palazzo’. Ma c’era da pizzicarsi il fegato. Mourinho vinceva e dominava, e dalla sua aveva i riflettori e gran parte dell’opinione pubblica, quella che puntualmente salta sul carro dei vincitori. Per delle dichiarazioni così genuine e mai banali, bisogna tornare ai tempi di Carletto Mazzone. Storia di altri tempi e di altri uomini.

Sarri è una persona vera, trasparente e chiara. Non te le manda a dire. Non fa il buon viso alle telecamere per ricevere dei sorrisi ancor più falsi dall’altra parte. Le parole fanno male, e valgono più di una ‘paliata’. Sarri riesce a tirarsi addosso l’antipatia dei salotti italiani senza nemmeno aver vinto un trofeo. Se non è un genio lui, chi sennò? L’Italia è un paese assai particolare. E’ un paese che dà libertà di parola ai Cruciani, a gente come Alciato. Nulla in contrario, se non fosse per il fatto che si sprecano in un mare di idiozie. L’Italia è un paese di piagnoni, dove chi vince risulta antipatico. Tranne qualcuno. L’Italia è un paese che per attirare simpatie devi recitare la parte dello zimbello a servizio del potere. Solo così avrai protezione e una comitiva di amici. A Sarri non interessa farsi amici. In Serie A strabilia grazie all’aiuto di nessuno. In Serie A ci è arrivato con i suoi passi. E questa cosa non va giù. Lo pungolano, gli lanciano frecciate, ‘sfruculeano la mazzarella di San Maurizio’, con il ghigno di chi sa che il gioco sta riuscendo a puntino, ma lui se ne frega e ti manda a fare in culo.

Sarri non è adatto a questo tipo di contesto. Un uomo troppo vero per trovare spazio in questo manipolo di burattini. Un uomo sincero. Una persona come poche. Verace, così come l’animo dei napoletani. In Italia non cercano persone come lui. Cercano i ‘si padrone’ da modellare come gli ‘scacciapensieri’ che troviamo in vendita da ambulanti indiani all’uscita dell’autobus che ci ha accompagnato al Colosseo o agli scavi di Pompei. Sarri è Sarri: prendere o lasciare. Io non lascio, perchè abbiamo bisogno di uomini, no di mezze figure. Abbiamo bisogno di gente che dona delle piacevoli novità. E Sarri non ci fa mancare davvero nulla, in campo e fuori. E se risulta antipatico vuol dire che abbiamo colpito. Io sarò sempre dalla sua parte, perchè gli uomini, quelli veri, fanno così. Pure se ti mandano a cagare, lo fanno col cuore. Vai Maurizio e fregatene altamente, che se vedi intorno a te una buona dose di antipatia, vuol dire che stai facendo un buonissimo lavoro. Sempre dalla tua parte.

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