Le dichiarazioni sui social di una collaboratrice de L’Unione Sarda scatenano reazioni indignate. L’Ordine dei Giornalisti della Sardegna interviene sulla questione.
Una collaboratrice de L’Unione Sarda è finita al centro di una bufera mediatica per aver pubblicato sui social commenti offensivi contro Napoli e i napoletani. Le dichiarazioni, apparse in risposta allo striscione “A caccia di pecore” esposto da alcuni tifosi partenopei durante Cagliari-Napoli, hanno rapidamente fatto il giro della rete, suscitando l’indignazione di molti tifosi azzurri.
Stefania La Penna, questo il nome della giornalista, avrebbe scritto sui social: “A Napoli spero che i nostri rispondano con uno striscione altrettanto goliardico: a caccia di CAMORRISTI“. In seguito, la situazione sarebbe degenerata con ulteriori commenti come “SIETE MONNEZZA DA QUANDO SIETE NATI. CAMORRISTI” e “L’importante è che NON SIAMO napoletani“.
L’intervento dell’Ordine dei Giornalisti
Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi, ha commentato l’accaduto durante un intervento a Radio Kiss Kiss Napoli. Birocchi ha dichiarato: “Ho parlato con la collega, perché mi sembrava assurdo che avesse scritto certe cose. Mi ha detto di aver commesso un errore: si trattava di una conversazione privata finita sui social, e non voleva esprimere quei concetti. Sono dispiaciuto e, se potessi, chiederei scusa da parte dei giornalisti della mia regione”.
Birocchi ha poi aggiunto che l’ordine valuterà la situazione, cercando di non dare troppo peso a un episodio che, a suo dire, potrebbe essere stato frutto di un fraintendimento.
Le reazioni dei tifosi azzurri
Le parole del presidente Birocchi non hanno placato la rabbia dei tifosi napoletani, che hanno inondato i social con messaggi di protesta. Tra i commenti più diffusi, si legge: “Quindi si può odiare in privato, ma quando diventa pubblico non bisogna dargli peso?“ e “Un classico all’italiana: fai una cazzata e poi te ne esci con ‘ho sbagliato, sono stato frainteso'”.
La posizione del Movimento Neo Borbonico
Sulla vicenda è intervenuto anche Gennaro De Crescenzo, presidente del Movimento Neo Borbonico, che ha invitato i cittadini napoletani a reagire formalmente: “Inviate PEC all’Ordine dei Giornalisti della Sardegna e all’Unione Sarda. Segnalate il comportamento di questa giornalista, che ha violato il codice deontologico, istigando all’odio in una situazione già delicata.”
De Crescenzo ha ricordato che l’odio verso Napoli da parte di alcune tifoserie sarde non è una novità, ma una realtà radicata che si ripresenta spesso negli stadi e sui social. “Questo odio gratuito affonda le sue radici nella questione meridionale, basata su pregiudizi e discriminazioni che durano da 160 anni,” ha concluso.