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Calcio Napoli

Gazzetta dello Sport: “Tra Napoli e Milan chi cade si fa male”

RIAD – La Supercoppa Italiana entra nel vivo e lo fa con una sfida che va oltre il semplice passaggio del turno. Napoli e Milan si affrontano nella prima semifinale a Riyadh con addosso pressioni, ambizioni e interrogativi che attraversano l’intera stagione. Come racconta Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport, non è soltanto calcio d’inizio di un torneo: è un esame di maturità per due squadre che hanno molto da difendere e molto da dimostrare.

Il Napoli arriva in Arabia dopo due sconfitte consecutive, in Champions contro il Benfica e in campionato contro l’Udinese. Un’eventuale terza caduta di fila, sottolinea ancora Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport, non passerebbe inosservata in un ambiente emotivamente sensibile come quello partenopeo. Finora, ogni scivolone era stato seguito da una reazione immediata. Stavolta Antonio Conte è chiamato a confermare che la sua squadra possiede ancora solidità mentale e identità, al di là delle assenze e delle difficoltà.

Situazione diversa, ma non meno delicata, per il Milan. I rossoneri hanno ritrovato stabilità e fiducia grazie al lavoro di Massimiliano Allegri, viaggiano con ambizioni scudetto e guardano al campionato con rinnovata convinzione. Tuttavia, l’uscita dalla Coppa Italia pesa. Come evidenzia Garlando sulla Gazzetta dello Sport, chiudere l’anno solare con due obiettivi su tre già sfumati darebbe un sapore amaro anche a un progetto in crescita. La Supercoppa, dunque, diventa un passaggio chiave per il clima e per l’autostima.

Dal punto di vista tattico, la partita si annuncia bloccata, intensa, più di gestione che di assalti. Conte e Allegri sono allenatori affini per pragmatismo e ferocia agonistica, capaci di adattarsi e colpire nei momenti giusti. Il Napoli, che a San Siro aveva affrontato il Milan con un assetto diverso, oggi si presenta con una fisionomia più simile a quella rossonera: esterni pronti a sfruttare gli spazi, un regista basso come Lobotka, mezzali di corsa e aggressione. Il Milan risponde con un impianto speculare, in attesa di recuperare pezzi fondamentali come Leao, e con la consapevolezza di saper colpire anche in ripartenza.

In Arabia, senza tempi supplementari e con i rigori pronti a decidere, ogni dettaglio può risultare decisivo. Come scrive ancora Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport, non sarà soltanto una notte di coppa, ma un bivio emotivo e tecnico. Perché vincere significherà rilanciarsi con una finale all’orizzonte, perdere vorrà dire portarsi dietro dubbi e lividi, anche se la stagione è ancora lunga.

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redazione