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Tutto fermo, tutto in sospeso. La trattativa tra Napoli e Galatasaray per Victor Osimhen si è arenata per mancanza di garanzie finanziarie. Dopo l’accordo verbale raggiunto a Milano tra il ds Giovanni Manna e la dirigenza turca, si attendeva la fideiussione bancaria necessaria per concludere l’affare entro la scadenza fissata ieri, collegata alla clausola rescissoria da 75 milioni di euro. Ma i documenti non sono arrivati e il Napoli ora pretende tutele certe prima di lasciar partire il suo attaccante.
Come riportato da Antonio D’Angelo sulla Gazzetta dello Sport, De Laurentiis aveva già fatto un passo incontro, accettando di dilazionare il pagamento in cinque anni. Ma senza fideiussione o lettera di credito, l’operazione è congelata: «Pagare moneta, vedere cammello», è il principio che guida il club azzurro, deciso a evitare sorprese.
Gala in pressing, ma senza garanzie
Il Galatasaray, da parte sua, si è detto disponibile a trattare a oltranza. Il vicepresidente Abdullah Kavukçu ha annullato il volo di ritorno previsto per ieri sera, restando in Italia per cercare una via d’uscita con Manna. L’idea è trovare soluzioni alternative alla fideiussione, ritenuta dal Gala una concessione pericolosa. In Turchia, infatti, non è obbligatoria nei trasferimenti internazionali, e acconsentire ora significherebbe aprire un precedente pericoloso. Il presidente Özbek lo ha spiegato chiaramente: «Non abbiamo mai fatto nulla che mettesse in difficoltà finanziaria il Galatasaray. E non inizieremo adesso, nemmeno per Osimhen».
Napoli pretende garanzie. Il nodo del passato
Il Napoli non è disposto a rischiare: il ricordo dei precedenti con il Gala – vedi i casi Pandev (2014) e Dzemaili (2015) – pesa come un macigno. Come ricorda La Gazzetta dello Sport, per De Laurentiis è cruciale inserire a bilancio una plusvalenza piena da 75 milioni, e il mancato rispetto delle scadenze future sarebbe un danno incalcolabile.
Nel frattempo Osimhen ha già trovato l’accordo personale con i turchi: triennale con opzione per un quarto anno, a 16 milioni netti a stagione. Ma senza intesa tra i club, il nigeriano dovrà presentarsi al raduno di Castel Volturno il 15 luglio. Il suo destino resta appeso a un filo, mentre Napoli spera di chiudere in fretta e voltare pagina senza ulteriori tormentoni.
Come sottolinea ancora Antonio D’Angelo sulla Gazzetta dello Sport, la trattativa è bloccata, ma i contatti proseguono. Una lettera di credito potrebbe bastare a sbloccare la situazione. Il Gala ci prova, Victor spinge, Napoli attende. Ma senza garanzie, non si muove foglia.