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Lukaku e Conte (LaPresse) Napolipiu
Il Napoli trattiene il fiato per Romelu Lukaku. Giovedì il centravanti belga è crollato a terra, vittima di un dolore improvviso al quadricipite sinistro, e la sensazione di un infortunio serio è stata immediata. Come sottolinea Antonio Giordano sulla Gazzetta dello Sport, «parlavano il volto e la mimica del corpo: il pugno destro e il sinistro che indicano uno strappo sapevano di sentenza».
L’ecografia attesa per oggi fornirà il verdetto definitivo, ma il timore è che non si tratti di un semplice risentimento muscolare. «La paura – evidenzia la Gazzetta dello Sport – è che possano essere necessari un paio di mesi per rivedere Lukaku in campo», con conseguenze pesanti sul calendario di campionato e Champions. Le prime gare, come quelle contro Sassuolo e Cagliari, sono già compromesse.
Tocca a Lucca, ma non basta
Senza il suo leader offensivo, il Napoli si affiderà a Lorenzo Lucca, considerato l’allievo del belga. «Conte lo aveva detto: avere accanto Romelu, bomber da quattrocento gol, gli avrebbe permesso di crescere più in fretta», ricorda Giordano sulla Gazzetta dello Sport. Ma il rischio è che l’ex attaccante dell’Ajax si trovi catapultato troppo presto in un ruolo da titolare fisso, senza la possibilità di un graduale inserimento.
Strategia sul mercato
Se lo stop di Lukaku fosse contenuto in un mese, il Napoli potrebbe reggere con le forze a disposizione. Ma se l’assenza dovesse protrarsi per sessanta giorni, «allora bisognerebbe rimodulare strategie e verificare cosa offra il mercato, possibilmente in prestito», scrive ancora la Gazzetta dello Sport. La cessione di Raspadori all’Atletico Madrid e quella di Simeone al Torino hanno infatti lasciato Conte privo di alternative di peso.
Le soluzioni interne
Nelle ultime amichevoli a Castel di Sangro, il tecnico ha sperimentato De Bruyne da falso nove, mentre tra i giovani spicca Giuseppe Ambrosino, classe 2002, reduce da quattro stagioni in Serie B (Como, Cittadella, Catanzaro e Frosinone) e protagonista con l’Under 21 contro la Germania.
Ma la realtà, come sottolinea Antonio Giordano sulla Gazzetta dello Sport, è che «l’assenza di Lukaku toglie a Conte non semplicemente il centravanti, ma una delle personalità più possenti dello spogliatoio».
Il verdetto medico atteso oggi dirà se si tratta di uno stop temporaneo o di una tegola pesante che rischia di cambiare il destino del Napoli già a inizio stagione.