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Calcio Napoli

Gazzetta dello Sport: “Napoli il bis in viaggio”

Dimenticare in fretta la Supercoppa, senza farsela andare di traverso, e ritrovare soprattutto sé stessi lontano da casa. È questa la missione del Napoli che si rimette in viaggio verso Cremona. Come scrive Antonio Giordano sulla Gazzetta dello Sport, gli azzurri devono uscire dal proprio “corpo da trasferta” e riscoprire quella natura guascona che in casa – e anche a Riad – li ha resi brillanti, dominanti, felici.

La classifica racconta una verità solo parziale: Napoli terzo, a un punto dal Milan e a due dall’Inter. Ma i numeri del campo e le sensazioni di questi primi quattro mesi parlano di una squadra che lontano dal Maradona ha sofferto più del previsto. Eppure il Napoli arriva da un capolavoro tecnico e stilistico in Arabia, una dimostrazione di forza ed eleganza che, come sottolinea ancora Antonio Giordano sulle colonne della Gazzetta dello Sport, rischia di essere rapidamente archiviata se non seguita da continuità.

Il percorso esterno degli azzurri è stato accidentato. Tutto è iniziato a Manchester, contro il City di Guardiola, in una gara subito compromessa dall’inferiorità numerica e chiusa sul 2-0. Da lì in poi, una serie di scosse emotive e tecniche: le prime trasferte a Reggio Emilia e Firenze avevano regalato due vittorie, cinque gol segnati e uno solo subito. Poi qualcosa si è incrinato. San Siro contro il Milan ha segnato un nuovo inizio, ma i giorni successivi, tra Torino ed Eindhoven, hanno lasciato ferite profonde.

Il punto più basso è arrivato a Bologna, con una prestazione che ha spinto Antonio Conte a un processo pubblico, durissimo, dopo una trasferta definita da incubo. Da lì, però, il Napoli ha reagito: cinque vittorie pesanti, contro avversari di spessore, prima di pagare nuovamente dazio tra Lisbona e Udine. Fino al riscatto definitivo con due autentici capolavori contro Milan e Bologna nella Supercoppa di Riad. Una rinascita che, come evidenzia Antonio Giordano sulla Gazzetta dello Sport, ha cancellato sospetti e ridato certezze.

Ecco perché Cremona diventa uno spartiacque. Arriva dopo il trionfo saudita, porta con sé la ruggine di un avvio altalenante e introduce a un mese che definire complesso è riduttivo. Dal 4 gennaio all’Olimpico contro la Lazio, al rientro al Maradona con il Verona, passando per il big match di San Siro con l’Inter, fino alle sfide con Parma e Sassuolo. Poi Copenaghen, il 20 gennaio, con in palio una fetta pesante di qualificazione Champions, e cinque giorni dopo Torino contro la Juventus, uno di quegli esami che indirizzano una stagione.

Non è soltanto calcio, ma anche psicologia. Uscire dal tunnel delle trasferte, liberarsi dell’energia negativa accumulata e coltivare quella positiva: scudetto sul petto, Supercoppa in bacheca. Come conclude Antonio Giordano della Gazzetta dello Sport, c’è un Napoli che può essere protagonista nonostante sette traumi stagionali. A patto di dimostrarlo, finalmente, anche lontano da casa.

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redazione