... ... ... ...

... ...
Calcio Napoli

Gazzetta dello Sport: “Napoli, ecco gli scontenti”

Nel suo approfondimento pubblicato sulla Gazzetta dello Sport, Antonio Giordano racconta il clima incandescente in casa Napoli, dove lo scontro tra Antonio Conte e lo spogliatoio è diventato pubblico dopo la sconfitta di Bologna.
«È saltato il tappo», scrive Giordano sulla Gazzetta dello Sport, e ora sul prato di Castel Volturno emergono i segnali di un malessere profondo che covava da tempo. Domenica scorsa, davanti alle telecamere, Conte ha rotto gli equilibri interni con una requisitoria durissima, mettendo in discussione l’atteggiamento e la mentalità della squadra.

Le sue frasi — «Non accompagno i morti» e «Ognuno pensa al proprio orticello» — hanno fatto il giro dello spogliatoio e della città, svelando una frizione ormai diventata frattura.

Lobotka e la verità scomoda sui metodi di Conte

Il primo segnale è arrivato da Stanislav Lobotka, che in un’intervista al podcast slovacco Iná Liga (registrata dopo lo 0-0 con l’Eintracht e diffusa giorni dopo) ha parlato dei duri metodi di lavoro imposti da Conte:
«Con lui è durissima — ha detto il regista slovacco — prima potevo giocare tre partite in una settimana, adesso dopo due giorni sento le gambe pesanti».
Nel dialogo, Lobotka ha anche aperto alla possibilità di cambiare squadra nel 2026, parole che hanno alimentato le tensioni.

Come sottolinea Giordano sulla Gazzetta dello Sport, il suo agente Branislav Jasurek ha poi cercato di chiarire a Radio Crc: «Era una battuta. Stanislav ama Napoli e considera Conte un padre». Ma l’impressione è che la crepa tra giocatori e allenatore si sia già allargata.

De Bruyne e Lang, altri segnali di insofferenza

Tra i volti più discussi c’è anche Kevin De Bruyne, protagonista del primo episodio di tensione già il 28 settembre, a San Siro, quando mostrò segni di irritazione al momento della sostituzione. Conte rispose secco: «Mi auguro che fosse infastidito per il risultato, perché altrimenti ha trovato la persona sbagliata». Due giorni dopo, un’altra stoccata: «Una volta concedi l’errore, la seconda non lo permetti più».

Nel gruppo dei delusi rientra anche Noa Lang, che dopo il clamoroso 6-2 subito a Eindhoven ha confessato: «Ogni calciatore vuole giocare, ma io con Conte ho parlato una sola volta… ed è meglio che non dica altro». Parole che, secondo Giordano, confermano un malessere diffuso e un rapporto sempre più teso tra allenatore e parte della rosa.

Conte isolato ma determinato

La squadra tornerà in campo nel pomeriggio per la ripresa degli allenamenti, ma l’atmosfera resta pesante. I carichi di lavoro — evidenzia Antonio Giordano sulla Gazzetta dello Sport — sono diventati l’argomento più discusso, dentro e fuori dallo spogliatoio.
Conte, tuttavia, non intende arretrare: il tecnico leccese continua a difendere il suo metodo, convinto che solo la disciplina e la fatica possano riportare il Napoli ai livelli dello scudetto.

Resta da capire se il gruppo sarà disposto a seguirlo ancora: la frattura è ormai evidente, e il tempo per ricomporla si fa sempre più breve.

Share
Published by
redazione