... ...

Sono soltanto due, ma fanno rumore. Al suo primo intervento ufficiale nel calcio professionistico, la Commissione indipendente per la vigilanza sui bilanci delle società – subentrata alla Covisoc tra polemiche e perplessità – ha fermato Napoli e Pisa, impedendo a entrambe di operare liberamente nel mercato di gennaio. Situazione diversa, invece, per la Lazio, che ha superato l’esame con conti ritenuti sufficientemente in ordine, come riporta la Gazzetta dello Sport.
Due realtà differenti, accomunate però dal mancato rispetto dell’indicatore economico fissato dalla Figc e applicato per la prima volta come unico parametro di valutazione. Il discorso è tecnico, ma il principio è chiaro: il rapporto tra costo del lavoro allargato e ricavi non deve superare lo 0,8. Napoli e Pisa sono andate oltre questa soglia, con uno sforamento più consistente da parte del club azzurro rispetto a quello toscano.
Secondo quanto ricostruito dalla Gazzetta dello Sport, il Napoli avrebbe superato il limite di circa 40 milioni di euro, mentre il Pisa si attesterebbe intorno ai 18 milioni. La conseguenza immediata è il vincolo del saldo zero: eventuali acquisti potranno essere effettuati soltanto a fronte di cessioni di pari valore economico, almeno fino a quando la situazione non verrà riequilibrata.
Gli scenari, però, sono differenti. Il Napoli parte da un bilancio strutturalmente solido e viene stoppato non per mancanza di sostenibilità, ma per la scelta di non immettere nuova liquidità. Il club di De Laurentiis sembra orientato a gestire la situazione con prudenza, anche per evitare rischi futuri: se oggi il mercato non è bloccato in modo totale, per l’estate la sanzione scatterebbe automaticamente per chi resterà fuori dai parametri. Molto dipenderà dall’andamento dell’indicatore: se dovesse scendere, anche restando sopra lo 0,8, il Napoli potrebbe comunque operare a saldo zero; in caso contrario, il blocco diventerebbe effettivo.
Diverso l’approccio del Pisa, neopromosso e pienamente consapevole della propria condizione. Il club toscano ha già predisposto un piano di ripianamento, avviando versamenti programmati già dai primi di dicembre. L’obiettivo è chiudere l’operazione a breve e ottenere così l’autorizzazione a muoversi sul mercato senza limitazioni, come sottolinea la Gazzetta dello Sport.
Uscire dal vincolo del saldo zero, in realtà, è possibile. Basta coprire la cifra sforata. Lo ha fatto il Como, che fino a poco tempo fa era ampiamente fuori parametro: l’immissione di capitale ha consentito di rientrare nei limiti e di eliminare ogni restrizione. La Lazio, invece, ha centrato l’obiettivo senza interventi esterni, presentando al 30 settembre un bilancio in linea con le richieste Figc, dopo essere stata l’unica società con mercato bloccato la scorsa estate. E Lotito, questa volta, può sorridere.
Il messaggio della Commissione è chiaro: i controlli sono entrati in una nuova fase e non ammettono più deroghe. Il mercato resta possibile, ma solo nel rispetto rigoroso dei numeri.