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Calcio Napoli

Gazzetta dello Sport: “Conte riparte in difesa”

Come evidenzia Vincenzo D’Angelo sulla Gazzetta dello Sport, Antonio Conte ha scelto il momento più delicato della sua gestione per tornare alle origini: il Napoli ricomincia da tre. Non è solo un riferimento cinematografico, né un omaggio alla numerologia tanto cara al presidente De Laurentiis, ma il ritorno all’abito tattico che ha segnato la carriera del tecnico, dalla Juventus alla Nazionale, dal Chelsea all’Inter.

Secondo quanto ricostruito da D’Angelo sulla Gazzetta dello Sport, la difesa a tre non è solo un’opzione ma una vera e propria controrivoluzione: Rrahmani e Buongiorno saranno affiancati da uno tra Beukema, favorito, e Juan Jesus. Una scelta dettata dalla necessità di blindare la squadra dopo settimane di fragilità, errori e instabilità.

Un Napoli da ricostruire nella sua zona più fragile

L’emergenza a centrocampo ha accelerato la svolta. L’assenza contemporanea di Anguissa e De Bruyne – capocannonieri con quattro gol ciascuno – ha tolto al Napoli fisicità, leadership, qualità e impatto internazionale. Come spiega Vincenzo D’Angelo sulla Gazzetta dello Sport, Conte ha dovuto ripensare tutto: «difesa a tre o a cinque se preferite», con Di Lorenzo e Miguel Gutierrez sulle corsie, alla ricerca di equilibrio e compattezza.

Conte torna a fare Conte: rigore, ferocia, organizzazione. Un passato che ritorna, un tesoro tattico che il tecnico aveva adottato per tutta l’estate 2024 prima dell’arrivo di McTominay e che ora torna centrale per rilanciare il progetto azzurro.

Politano si ferma, Lang e Neres si giocano la grande occasione

La rivoluzione coinvolge anche gli uomini. Politano, uno dei più utilizzati della stagione, partirà dalla panchina: sacrificio necessario per gestire energie e trovare nuove soluzioni offensive. Di Lorenzo tornerà a spingere largo, ruolo in cui è più naturale e meno vincolato al compito difensivo.

Nella trequarti nasce la coppia della serata: Lang e Neres, come racconta D’Angelo della Gazzetta dello Sport, due talenti che finora hanno dato meno di quanto atteso. Il brasiliano non segna dal 4 gennaio, l’olandese ha lasciato poche tracce nella sua prima parte di stagione. Ora si ritrovano insieme alle spalle di Hojlund, con un compito chiaro: creare strappi, saltare l’uomo, dare ampiezza e profondità a un Napoli che ha smarrito il gol (tre gare consecutive senza segnare).

Tra passato e futuro: il Napoli non può più sbagliare

Conte si affida alla solidità e alla fantasia: la sua formula storica per ripartire. La difesa a tre per costruire un nuovo muro, i due trequartisti per riaccendere la luce. È un Napoli che guarda indietro per poter andare avanti, in un momento in cui non c’è più margine di errore.

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redazione