Ringio non ringhia più, lo scritto Angelo Forgione analizza l’origine della sconfitta del Napoli di Gattuso in supercoppa contro la Juventus.
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Il Napoli esce sconfitto in supercoppa e dall’ennesimo big match. La squadra di Gattuso contro le grandi stenta, e dimostra molto spesso un atteggiamento troppo remissivo. Gattuso imputa le sconfitte alla mancanza di mentalità, ma gli imput dovrebbero arrivare dal “manico, come spiega lo scrittore Angelo Forgione:
QUANDO RINGHIO NON RINGHIA
“Gattuso si è detto soddisfatto della gara disputata dai suoi contro la Juventus: “Non posso rimproverare nulla ai ragazzi”.
E infatti non c’è da rimproverare una squadra che ha svolto i compiti, scesa in campo con i precisi dettami di stare serrata e bassa, provando a ripartire se e quando possibile.
Nella finale di Coppa Italia dello scorso Giugno, impostata in maniera analoga, le cose erano andate bene, ma sempre bene non può andare, soprattutto quando gli altri hanno più determinazione e voglia di vincere.
Non è questione di modulo e uomini. È questione di testa. Il fatto è che questo Napoli non è squadra che ha attitudine difensiva nelle sue corde, e Gattuso, dunque, deve ricordarsi sempre che è costruito per offendere. Snaturarlo è far sì che si smarrisca.
Come a Milano contro l’Inter, anche contro la Juventus non ha pagato l’input dato ai suoi non solo di non sguarnirsi e di stare bassi ma di non preoccuparsi neanche di fare pressing“.
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Forgione aggiunge: “Il mister ha fatto un ottimo lavoro, fin qui, ma al suo Napoli manca esattamente la convinzione nelle partite importanti, la cosiddetta personalità, e perciò paga dazio rispetto al vertice della classifica.
Mi appare chiaro il limite di Gattuso, che finché continuerà ad avere un approccio tattico rinunciatario nei match contro le big non potrà che indebolire i suoi e fargli mancare certezze. Se non imparerà ad osare contro certe squadre, il suo Napoli non spiccherà il volo.