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Il Napoli ritrova un protagonista atteso da mesi. Andrea Losapio sul Corriere dello Sport racconta la serata che ha rimesso David Neres al centro del progetto di Conte: una doppietta che pesa, che cambia la narrazione di un giocatore rimasto per troppo tempo nell’ombra. L’esterno brasiliano è sempre stato considerato il dodicesimo uomo di questo Napoli: l’arma da inserire a partita in corso per cambiare ritmo e soluzioni, diverso da tutti per caratteristiche e imprevedibilità.
Le sue qualità non sono mai state messe in discussione – estro, tecnica, personalità – ma, come ricorda Andrea Losapio nel Corriere dello Sport, l’impatto reale era stato più evidente nelle prestazioni che nei numeri, nonostante due gol e otto assist nella scorsa stagione dello scudetto. Poi un lungo digiuno: non segnava dal 4 gennaio, contro la Fiorentina, e negli ultimi mesi del 2025 la sua presenza non era più risultata determinante.
«È una vittoria molto importante – ha detto Neres a fine partita – non possiamo fermarci. Più gioco vicino alla porta, più è facile segnare. Ma non importa dove, l’importante è scendere in campo». Parole che il Corriere dello Sport, attraverso Andrea Losapio, sottolinea come manifesto della sua serata.
IN BUCA
I numeri, prima di ieri, erano impietosi: cinque presenze da titolare in Serie A, zero in Champions, mai realmente decisivo. Poi la scintilla: la doppietta che ha aperto la corazza dell’Atalanta. Prima la fuga alle spalle di Ahanor, illuminata dall’assist verticale di Hojlund, conclusa da un piattone chirurgico. Poi il diagonale mancino che ha bruciato Carnesecchi sul tempo. Un uno-due devastante, raccontato con precisione da Andrea Losapio sul Corriere dello Sport, che ha costretto Palladino a sostituire Ahanor all’intervallo.
Nel secondo tempo la sua prestazione cala, come quella dell’intera squadra, ma resta impeccabile nelle scelte, anche nelle giocate più semplici, cercando di far carambolare palloni complicati pur di mantenere il possesso.
LA RINASCITA
Questa doppietta è un segnale forte: Neres si candida con decisione per un posto stabile nell’undici. Una continuità che non ha mai avuto del tutto, complice l’ingombrante presenza di Kvaratskhelia prima e gli acciacchi dopo la sua partenza. L’arrivo di De Bruyne ne aveva limitato ulteriormente gli spazi, tanto da costringere Conte a impiegarlo contro l’Inter da falso nove, ruolo improvvisato ma in quel caso vincente.
Ma ora, sottolinea ancora il Corriere dello Sport nella firma di Andrea Losapio, serviva una notte così per rilanciare definitivamente le sue quotazioni e riprendersi il posto che sembrava sfuggirgli. Dopo mesi difficili, Neres torna una risorsa centrale.
Una rinascita che può cambiare il Napoli. E forse anche la sua stagione.