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DA FERRARA attaccano 500 Napoletani entrati senza biglietto. Poi il bel gesto di una famiglia napoletana verso i tifosi Spallini

La nuova Ferrara denuncia: 500 Napoletani entrati senza biglietto. A fine gara un bel gesto di una famiglia napoletana verso i tifosi Spallini.

FERRARA – Il quotidiano la Nuova Ferrara riporta un articolo secondo il quale 500 Napoletani sono entrati gratis allo stadio. Ecco quanto evidenziato:

500 Napoletani entrati senza biglietto

Circa 500 tifosi del Napoli sono arrivati allo stadio senza biglietto. E con la Curva Est esaurita, per motivi di ordine pubblico, è stato concesso anche a loro di entrare, gratis nella parte di gradinata adiacente al settore riservato agli ospiti, separati dagli spallini con un cordone di steward. Alcuni di loro erano abbonati spallini che sono stati “sfrattati” e hanno guardato la partita in piedi.

Bel gesto di una famiglia napoletana verso i tifosi Spallini

All’uscita  dei tifosi della Spal dalla curva Ovest, storica “enclave” dei sostenitori estensi, l’amarezza risuona nei cori “disperati” che il vento porta fino in via Cassoli. Ma questo è il calcio, e quanto è bello quando è vissuto così.
La nuova Ferrara denuncia: 500 Napoletani entrati senza biglietto. A fine gara un bel gesto di una famiglia napoletana verso i tifosi Spallini.

Una famiglia napoletana, che ha pernottato tra venerdì e ieri all’Hotel Torre della Vittoria, in corso Porta Reno, si ferma per rifocillarsi. Padre, madre e due bellissimi bambini. Panini, Coca Cola, un sorriso: «Ma vedrà che la Spal si salverà – dice il padre – siete una bella squadra, ma questo Napoli è na’ meraviglia».

Qualche sguardo coi “colleghi” napoletani s’incrocia

Dal cuore pulsante del gruppo ultrà ci si ritrova in via Garibaldi, dove sostano anche diversi tifosi spallini con la maglia della promozione in serie A. Qualche sguardo coi “colleghi” napoletani s’incrocia, ma prevale, ancora una volta, il buon senso. La ragionevolezza. E in serata curva Ovest presente in piazza Municipale al concerto in ricordo di Federico Aldrovandi. Anche qui note serene.

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