Il Napoli non segna più, ‘colpa’ anche di Victor Osimhen che da tre match di campionato non trova più la via della rete. Il giocatore nigeriano è fermo ad 11 gol in stagione, di cui 7 segnati in Serie A. Sicuramente un’altra stagione sfortunata per Osimhen che ha saltato 16 partite, tra infortunio e Covid 19. I dubbi su Osimhen aumentano anche se dal punto di vista dell’impegno, non fa mai mancare il suo apporto.
Dell’attaccante nigeriano ha parlato anche Enrico Fedele che ha detto: “Se dobbiamo ripartire si deve ripartire da lui e da Koulibaly. Ha una gioventù coraggiosa ma un giocatore il gol non ce l’ha nel sangue, ha fatto massimo 14 gol a stagione. Se uno non ce l’ha non arriva a situazioni particolari. Dovrebbe essere un grande trascinatore con vicino uno che sente la porta. Può svariare in attacco ed essere di aiuto ad altri attaccanti. L’unico che ha i gol nelle gambe è Lozano, dobbiamo tornare al vecchio ristorante dove si mangia bene anche se non è più quello di una volta, cioè Mertens. Osimhen durante la corsa stacca l’avversario ma si scompone, quindi tira in maniera non lucida. Peraltro non ha gente che lo accompagna“.
Una delle soluzioni per ritrovare la via del gol potrebbe essere quella di “far giocare insieme Mertens e Osimhen. Sicuramente, io giocherei con loro due vicini. Mertens non è in un momento di forma notevole ma il Napoli deve fare gol. Giocare con gli esterni significa dare la possibilità di ricevere il pallone sui piedi per dare poi modo all’altro esterno di incrociare e fare gol. La squadra è stata costruita per Osimhen credendo che fosse un goleador ma non è giocatore da 20 gol all’anno, pur essendo un grande combattente“.
Sulla corsa scudetto, Fedele aggiunge: “La chimera è qualcosa di irraggiungibile, mentre credo che il Napoli – se si ricompatta – possa aspirare allo Scudetto, anche se in minima parte, perché anche le altre rallentano. Allora il Napoli, al di là di questa sconfitta amara, può credere. Ma non deve temere l’Inter e il Milan ma sé stesso“.