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ESCLUSIVA – Antonello Auletta : "Sarri strumentalizzato, ora assalto a Samp e scudetto!"

Il giornalista del Cronache di Napoli ci svela il proprio pensiero sul match di “Marassi” e sul caso Sarri

 

Calato il sipario sul caso Sarri, il Napoli è pronto a tornare in campo per affrontare la difficile trasferta genovese in casa di una Sampdoria che, nelle ultime uscite, non è apparsa irresistibile.

I blucerchiati cercheranno in ogni modo di fermare la capolista, ma la voglia di rifarsi dopo il KO interno contro l’Inter potrebbe spingere ancor di più gli azzurri verso i 3 punti.

Per parlare del match in programma domani alle ore 15.00 allo stadio “Marassi”, abbiamo contattato Antonello Auletta, giornalista della redazione sportiva del ‘Cronache di Napoli’.

Che insidie può riservare la partita contro il team di Montella? “I liguri hanno un disperato bisogno di punti, ma per puntare al titolo è necessario raggiungere la doppia cifra per quanto riguarda le sfide esterne. Il Napoli ha vinto finora 5 volte lontano dalle mura amiche, la Juventus 7. E’ una delle trasferte più difficili del campionato, ma i partenopei sono favoriti. Le mie sensazioni sono positive, ma nel calcio tutto può succedere”.

Con Soriano assente per squalifica, a chi bisognerà prestare maggior attenzione per limitare la fase offensiva sampdoriana? “All’andata abbiamo sofferto molto Eder, che insieme a Cassano è il calciatore con maggiori qualità della compagine di patron Ferrero. Ma credo che siano loro a temere i nostri attaccanti: Higuain, Insigne e Callejon hanno realizzato 29 goal, stessa quota raggiunta dall’intera rosa genovese”.

Crede che Sarri applichi una sorta di mini turnover? “Penso che in campo scendano i soliti titolari. L’unico dubbio è rappresentato dal ballottaggio tra Hysaj e Maggio, ma con ogni probabilità l’out destro verrà affidato all’albanese, uno dei migliori fino a questo punto della stagione”.

Come pensa sia stato gestito il caso Sarri dai media? “Bisogna dividere il sistema giornalistico in due rami: nazionale e locale. Il primo ha cavalcato l’onda della polemica, creando il ‘mostro’ da sbattere in prima pagina. Senza dubbio ha aiutato Mancini a strumentalizzare il tecnico toscano. Il secondo, invece, conoscendo meglio Sarri, si è subito stretto attorno all’allenatore. Certo, gli aggettivi da lui utilizzati sono da condannare, ma dettati dall’agonismo dell’incontro. Non è stato offeso nessun omosessuale, e di questo ne ha tenuto conto anche il giudice sportivo. Il trainer neroazzurro ha voluto imitare Mourinho, cercando di acquisire vantaggi attraverso strategie che nulla hanno a che vedere col terreno di gioco, ma pian piano gli si stanno rivoltando contro”.

Napoli o Juventus: chi è la favorita per lo scudetto? “Gli azzurri sono primi meritatamente, affascinando per il loro calcio organizzato e propositivo. La rosa e l’organigramma dei piemontesi, però, sono più strutturate per raggiungere l’obiettivo finale. Per me, il Napoli può puntare al titolo: decisivo potrebbe essere il ‘big match’ del prossimo 13 febbraio, quando Higuain&Co. dovranno dimostrare di che pasta sono fatti dinanzi al pubblico non certo amichevole di Torino”.

 

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