Il 2020 e questa prima parte del 2021 saranno per sempre associati alla pandemia da Covid-19 ma purtroppo anche le altre emergenze sanitarie non si fermano; per questo, è importante restituirgli la giusta attenzione.
Tra queste l’Epatite C, una malattia che può progredire fino a gravi forme tumorali e di cirrosi epatica: la buona novella è che, rispetto al passato, la medicina ha fatto enormi passi in avanti sui piani preventivi, diagnostici e terapeutici.
«L’eliminazione delle epatiti virali – si legge sul sito web di AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco – è una sfida globale, un obiettivo comune a tutti i Paesi del mondo, sollecitati dalla strategia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che ha individuato ambiziosamente il 2030 come l’anno in cui le morti legate a queste patologie dovranno ridursi sensibilmente, così come il numero dei casi di infezione dovuti ai virus».
Proprio tale obiettivo ha ispirato un importante progetto di prevenzione e di screening del virus da HCV che, realizzato grazie al contributo non condizionante di AbbVie, si svolgerà nel corso delle prossime settimane nel Comune di Fisciano, in provincia di Salerno.
Direttore scientifico dell’iniziativa, il Prof. Marcello Persico, Ordinario di Medicina Interna del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Salerno che, nel presentare l’iniziativa, ha sottolineato come «la ricerca sia riuscita nel miracolo di trovare le adeguate risposte terapeutiche al virus dell’Epatite C rendendone oggi possibile l’eradicazione in poche settimane di trattamento. È perciò fondamentale che l’attività di prevenzione sia il più capillare possibile ed è di rilevante importanza simbolica che questa iniziativa parta dalla Campania, regione in cui storicamente si sono sempre registrate alte percentuali di positività al virus».
L’attività permetterà infatti ai cittadini di accedere sia al test molecolare del Covid-19, sia alla massiccia campagna vaccinale e di usufruire gratuitamente di un’occasione di prevenzione importantissima: essere sottoposti allo screening per l’Epatite C.
Prestando infatti il proprio consenso, presso un apposito gazebo allestito nella sede di “La Solidarietà”, associazione volontaria di soccorso attiva dal 1991 sul territorio, si potrà effettuare il test rapido capillare per l’individuazione del virus da HCV.
«Prevenire le infezioni da Covid-19 – dichiara Ivan Gardini, Presidente di EpaC onlus – è una priorità nazionale, ma dobbiamo mantenere elevata l’attenzione anche su altre patologie altrettanto pericolose, se non curate. Per questo motivo salutiamo con favore questa iniziativa di screening congiunto che stimola i cittadini coinvolti ad estendere il loro interesse anche ad altre potenziali infezioni non ancora individuate, come l’Epatite C».
Il progetto prevede quindi che i pazienti positivi al test possano poi essere rapidamente riferiti alla struttura diretta dal Prof. Persico per i necessari approfondimenti clinici e per l’eventuale successivo avvio alle cure: terapie incisive, rapide e per nulla invasive, efficaci in una percentuale compresa tra il 97 e il 99%.