Il Napoli affronta il Torino con 5 giocatori in diffida. Mazzarri solleva la questione della tutela per i calciatori. Emergenza in vista contro la Salernitana.
Il Napoli si prepara per un importante scontro contro il Torino, ma un’ombra di preoccupazione si proietta sulle teste dei tifosi azzurri. Nonostante la squadra sia nota per il gioco pulito e il ridotto numero di falli commessi, ben cinque giocatori sono diffidati, pronti a saltare il prossimo match contro la Salernitana in caso di ammonizione. Un problema che si aggiunge all’emergenza in vari reparti, costringendo la squadra ad affrontare una situazione delicata.
Il dilemma delle diffide
Cajuste, Mazzocchi, Di Lorenzo, Kvaratskhelia e Mario Rui sono i nomi a rischio squalifica. Sorprende il fatto che questi giocatori, noti per la loro correttezza in campo, siano stati diffidati in molti casi per proteste o provocazioni subite, piuttosto che per falli propriamente detti. Un aspetto da non sottovalutare, soprattutto in un momento in cui l’efficacia di ogni singolo giocatore è cruciale per il Napoli.
Le parole di Mazzarri e la situazione di Kvaratskhelia
In particolare, l’allenatore Walter Mazzarri ha affrontato la questione in conferenza stampa, concentrandosi sulla situazione di Khvicha Kvaratskhelia. Mazzarri ha sottolineato la bruttezza di vedere falli su palla lontana ripresi dalla tecnologia, evidenziando casi in cui il giocatore subisce un fallo da una parte, mentre il pallone è dall’altra. Kvaratskhelia, spesso bersaglio di provocazioni per innervosirlo, ha visto un aumento delle diffide anche per reazioni apparentemente innocue. Mazzarri ha sollevato la questione più ampia della tutela necessaria per i giocatori di spicco, evidenziando che il rischio di tornare a episodi violenti come quelli del passato potrebbe essere reale senza una maggiore protezione.
“E’ brutto vedere falli a palla lontana con la tecnologia, il pallone è da un lato e lui subisce fallo dall’altro. E’ lampante. Poi lui fa una mezza reazione e viene ammonito. Kvara ne subisce di tutti i colori per farlo innervosire. Lo stesso accade per Osimhen. E’ un tema che andrebbe approfondito, noi parliamo di lui ma probabilmente anche per gli altri campioni c’è bisogno di tutela altrimenti torniamo agli anni miei dove il giocatore più importante prendeva una gomitata in faccia per iniziare”.