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1° Brasile – Il Fracaso nella semifinale mondiale di fronte alla Germania è storico, il tonfo superiore perfino al titolo consegnato all’Uruguay nel 1950 (il celeberrimo Maracanazo). La Seleçao del 2014, con questo 1-7, entra nella leggenda: non è il flop dell’anno, ma il flop del secolo.
2° Calcio italiano – Il tracollo della Nazionale in Brasile è la punta dell’iceberg. Attorno c’è tutto il resto: l’incredibile elezione federale, gli insuccessi dei nostri club (abbiamo salutato come un trionfo la qualificazione della Juve in Champions ai danni di Olympiacos e Malmoe), l’assenza di campioni, gli stadi sfasciati, i club indebitati, la crisi arbitrale. Aiuto!
3° Mazzarri – Voleva uno dei tre club più vittoriosi d’Italia, solo che ha scelto il momento e la società sbagliati. Ed è naufragato, perdendo anche un po’ di dignità: la continua ricerca di scuse grottesche per giustificare gli insuccessi della sua Inter e le brutte parole usate nei confronti di Moratti ne hanno minato pure l’immagine.
4° Nicchi – La vicenda del regolamento cambiato per favorirne la rielezione, rivelata dal Corriere dello Sport-Stadio, è uno scandalo inaccettabile. Così come tanti, troppi arbitraggi in serie A (e anche in B). La sua gestione continua a essere fallimentare.
5° Spagna – Campione del mondo e d’Europa, spedita subito a casa in Brasile: delusione enorme. Negli occhi restano le imprese del passato recente, ma questo schiaffo fa malissimo.
6° Zeman – Tante altre volte (dieci) è stato esonerato. Tante altre volte non ha ottenuto risultati adeguati. Mai, però, aveva tradito noi che ci siamo innamorati di lui dai tempi del Foggia: 4-3-3, spettacolo a tutti i costi, battaglie a suon di gol fatti e presi. A Cagliari, invece, l’abbiamo visto frenato, in certi momenti quasi calcolatore. Ecco, il flop di Zeman non sono stati i risultati, tanto meno l’esonero, ma avere rinnegato se stesso. Questo è stato imperdonabile.
7° Torres – Il Milan si aspettava molto da lui, e anche noi ci attendevamo almeno qualcosa d’importante. Se n’è andato dopo pochi mesi con un solo gol all’attivo: quando avrà smaltito delusione e rancori, anche lui si renderà conto di essere stato un grande flop.
8° Barcellona – Fuori ai quarti in Champions, secondo nella Liga, sconfitto in finale nella Coppa del Re: se sei il Barcellona, e hai Messi e Neymar e un’altra manciata di fuoriclasse, non puoi non vincere niente.
9° Iturbe – Strapagato dalla Roma, ha fatto poco. Pochissimo. Un gol in Champions, nel 5-1 al Cska Mosca, e uno (l’unico pesante) in campionato, alla Juve. Nessuno ha intravisto il campione che dovrebbe diventare.
10° Balotelli – Tra Milan, Nazionale e Liverpool, di buono ricordiamo solo il gol mondiale all’Inghilterra. Sarebbe, insomma, un flop clamoroso, se ci fossimo aspettati molto da lui. Invece, visto che ormai abbiamo imparato a conoscerlo, non ci eravamo illusi. Il 2014 ha confermato che avevamo fatto bene.
Flop del 2014 secondo il Corriere dello Sport.