... ... ... ...

... ...
Calcio Napoli

Di Lorenzo e la Supercoppa: «Vincere da capitano ha un sapore unico»

Riyad – Stessa città, stesso stadio, ma una nuova occasione con la storia. Due anni dopo, il Napoli torna a giocarsi la Supercoppa e lo fa affidandosi ancora una volta al suo capitano, Giovanni Di Lorenzo. Un punto fermo che resiste al tempo, ai cambi di allenatore e di squadra, sempre con il 22 sulle spalle e la fascia al braccio. A raccontare pensieri e ambizioni del leader azzurro è Vincenzo D’Angelo, inviato a Riyad per la Gazzetta dello Sport.

Di Lorenzo sa bene cosa rappresenta questa finale. Può cancellare in un colpo solo le delusioni delle Supercoppe perse nel 2021 e nel 2024 e continuare a scolpire il suo nome nella storia del club. «L’unico capitano ad aver vinto due scudetti e una Supercoppa con il Napoli è Maradona», sorride. «Lui è inarrivabile, ma l’idea di aggiungere anche io una Supercoppa dopo due scudetti e la Coppa Italia ce l’ho forte dentro. Vincere è un’emozione incredibile, farlo da capitano ancora di più». Parole raccolte da Vincenzo D’Angelo sulle pagine della Gazzetta dello Sport.

Rispetto alla finale del 2024, lo scenario è cambiato. «Due anni fa arrivavamo da una stagione complicata e siamo andati a un passo dai rigori con l’Inter. Quest’anno stiamo bene: contro il Milan abbiamo fatto un’ottima partita e ora siamo pronti». Una fiducia che nasce dal campo e dal lavoro quotidiano, come sottolinea ancora Vincenzo D’Angelo della Gazzetta dello Sport.

Sul Bologna, Di Lorenzo non ha dubbi: «È una squadra in salute, con entusiasmo, che vuole continuare a fare la storia dopo la Coppa Italia. Sarà difficile, ma proveremo a vincere il trofeo». Una coppa che per lui sembra quasi stregata, viste le sconfitte contro Juve e Inter. «Le sconfitte aiutano a crescere, se le sai leggere nel modo giusto. Ci hanno fatto male, ma ora la voglia di vincere è ancora più forte».

La semifinale col Milan è stata anche una risposta mentale. «C’era voglia di rimettere a posto le cose. Abbiamo giocato con grande spirito, ma non abbiamo ancora fatto niente: ora serve concentrazione». Il tema delle energie, dopo un periodo fitto di impegni, è centrale: «Quando giochi ogni tre giorni non è facile, ma nell’aria c’era un entusiasmo diverso e si è visto».

Di Lorenzo affronta anche i momenti di blackout e le difficoltà lontano dal Maradona. «Siamo sempre stati lì, anche la classifica lo dice. In Champions abbiamo faticato, ma stiamo reagendo. In trasferta dobbiamo dare di più, ne parliamo spesso nello spogliatoio». Un’analisi lucida, riportata da Vincenzo D’Angelo sulla Gazzetta dello Sport.

Fondamentale il lavoro di Conte. «Il merito è suo: è un grande stratega, prepara le partite in modo eccezionale. Abbiamo giocatori moderni e duttili, possiamo cambiare sistema anche a gara in corso». Da Bologna al Bologna, un mese e mezzo dopo, il Napoli è cambiato. «La sconfitta al Dall’Ara ce la ricordiamo bene. Ma questa sarà un’altra partita, con un trofeo in palio. Vogliamo alzare la Supercoppa per noi e per i tifosi».

E per i tatuaggi? «Lo spazio c’è», ride. «Ma ora pensiamo solo alla partita. Poi, eventualmente, si vedrà». Prima viene la storia da scrivere a Riyad.

Share
Published by
redazione