De Laurentiis ha chiuso con DAZN vietando interviste ai tesserati Napoli, ma rischia pesanti sanzioni pecuniarie per la violazione del regolamento.
CALCIO NAPOLI – La lunga diatriba tra il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e la piattaforma streaming DAZN, detentrice dei diritti TV della Serie A, è arrivata ad un punto di rottura. Dopo mesi di tensioni e polemiche, il patron azzurro ha preso la drastica decisione di non mandare più nessun tesserato a rilasciare interviste davanti alle telecamere DAZN nel pre-gara, all’intervallo e nel post-partita.
DE LAURENTIIS CHIUDE A DAZN
“Abbiamo chiuso con DAZN, d’ora in poi parleremo solo con Sky e Rai” ha tuonato De Laurentiis dopo la vittoria contro la Juventus. Una scelta comunicata in maniera perentoria, ma che viola il Regolamento Produzioni Audiovisive della Lega Serie A, che obbliga ogni società a mettere a disposizione almeno un tesserato per le interviste televisive.
Questa diatriba tra il presidente del Napoli e DAZN va avanti da anni, da quando De Laurentiis si oppose alla vendita dei diritti TV alla piattaforma streaming astenendosi durante la votazione. Negli ultimi mesi gli scontri si sono acuiti, con le dichiarazioni di De Laurentiis sul calcio gratis in TV e la programmazione di Napoli-Atalanta di sabato prima di Pasqua alle 12:30, orario inviso al patron.
ROTTURA DE LAURENTIIS-DAZN COSA RISCHIA IL NAPOLI?
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la ripresa non gradita di un cameraman DAZN mentre De Laurentiis si sfogava nel tunnel degli spogliatoi prima di Napoli-Juve. Da qui lo stop deciso in maniera unilaterale alle interviste. Ma tale scelta espone ora il Napoli a pesanti sanzioni pecuniarie previste dal regolamento.
L’articolo 9 del Regolamento Produzioni Audiovisive recita infatti che “in caso di mancato adempimento da parte di una Società Sportiva agli impegni di cui sopra, Lega Serie A si riserva il diritto di adottare le seguenti misure sanzionatorie“:
- Dopo due mancate interviste, anche non consecutive, un richiamo ufficiale;
- Dalla terza mancata intervista, anche non consecutiva, sanzione fissa per € 10.000;
- Dalla quarta mancata Intervista, a seguire e anche non consecutiva, una sanzione raddoppiata per ogni successiva ed eventuale mancata intervista.
Dopo 2 mancate interviste, quindi, scatta un richiamo ufficiale, dalla terza multa da 10.000 euro, dalla quarta la sanzione raddoppia. Se De Laurentiis prosegue così fino a fine stagione, per le casse del Napoli sarà un salasso. Un duro braccio di ferro quello ingaggiato col presidente, che rischia però di costare molto caro al club partenopeo.